Campagna di intimidazioni contro l’avvocato dei fedeli di Thai Ha
Perquisito, senza dare spiegazioni, lo studio del legale che patrocina la causa dei condannati contro i media di regime. Una lettera dell’Ordine degli avvocati che riferisce di accuse contro di lui della polizia ed un articolo sul giornale della Sicurezza, che parla di guadagni fraudolenti.
Hanoi (AsiaNews/EDA) - Le autorità vietnamite hanno lanciato una campagna di intimidazione contro l’avvocato degli otto fedeli della parrocchia di Thai Ha condannati per “condotta disordinata” e “danneggiamento di proprietà statali”. L’avvocato Lê Tran Luât sta patrocinando anche una causa promossa dai condannati contro i media statali che hanno dato falsi resoconti del processo. In particolare sono state attribuite agli imputati ammissioni di responsabilità, quando invece si erano proclamati innocenti.
Ieri, a quanto scrive Eglises d’Asie, il sito della parrocchia di Thai Ha ha riferito di una perquisizione operata dalla polizia nello studio dell’avvocato, a Ho Chi Minh City. L’avvocato era assente, perché si trova a Hanoi proprio per la causa dei fedeli di Thai Ha. Nella perquisizione sono stati sequestrati computer e oggetti di proprietà de legale. Testimoni presenti hanno protestato, ma non hanno avuto alcune spiegazione. Qualcuno è stato portato via dagli agenti.
Non è il primo atto che le autorità compiono contro l’avvocato Luât, che oltre ad aver difeso gli imputati di Thai Ha si occupa anche di persone spogliate ingiustamente delle loro terre o vittime di altri soprusi. Il 10 febbraio una lettera ufficiale dell’Ordine degli avvocati della provincia di Ninh Thuân, ove egli è iscritto, gli comunicava che la polizia e la magistratura della provincia avevano informato lo stesso Ordine di alcune infrazioni che avrebbe commesso nell’esercizio della professione e lo convocava per chiarire tali infrazioni. Il 24 febbraio, il giornale della Sicurezza di Ho Chi Minh City (Bao Công An Thanh Phô Hô Chi Minh) ha pubblicato un articolo nel quale afferma di aver ricevuto un gran numero di lamentele contro l’avvocato, accusandolo di guadagni fraudolenti. L’articolo sembra voler preparare l’opinione pubblica a qualche passo contro il legale.
Lo stesso Luât, peraltro, ha rivelato che proprio la mattina del 24, qualcuno gli ha telefonato avvertendolo che si stava preparando una campagna di stampa contro di lui e chiedendogli di non occuparsi più della vicenda di Thai Ha e in particolare di ritirare le accuse contro i media di regime.
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