Cairo blindata per la seconda seduta del processo contro Mohamed Morsi
Il Cairo (AsiaNews/ Agenzie) - Al via al Cairo la seconda seduta del processo contro l'ex presidente Mohamed Morsi. La prima udienza si è svolta lo scorso novembre. Il leader islamista è accusato insieme ad altri 14 membri dei Fratelli Musulmani di aver incitato l'uccisione di manifestanti anti-islamisti nel dicembre 2012 e di aver pianificato atti terroristi insieme a militanti stranieri, fra cui Hamas ed Hezbollah. Detenuto nel carcere di massima sicurezza di Burg Al-Arab (Alessandria d'Egitto), Morsi giungerà questa mattina nell'aula allestita all'interno della Accademia nazionale di polizia al Cairo, stesso luogo in cui si tiene il processo contro il suo predecessore Hosni Mubarak. I suoi avvocati sono stati trasportati nel compound in elicottero per ragioni di sicurezza.
I media locali affermano che la capitale è una città blindata. Migliaia di poliziotti stazionano davanti al luogo del processo e ai principali palazzi delle istituzioni, per evitare manifestazioni violente. Nei giorni scorsi 11 persone sono morte in scontri fra polizia e manifestanti pro-Morsi. Per oggi la Coalizione nazionale creata per sostenere l'ex presidente ha lanciato un appello a tutti i Fratelli Musulmani per organizzare manifestazioni in tutto il Paese.
Insieme all'ex presidente sono processati anche i principali leader del movimento dei Fratelli Musulmani Mohamed El-Beltagi e Essam El-Erian e altri 12 fra attivisti e imam islamisti. Di questi, sette sono latitanti.
Mohamed Morsi sarà di nuovo in tribunale a fine gennaio per il processo in cui è accusato insieme ad altri 130 militanti di aver ucciso agenti di polizia durante un'evasione di massa da un carcere del Cairo avvenuta nel gennaio 2011.
L'incarcerazione dell'ex presidente ha suscitato molte polemiche da parte di attivisti e organizzazioni internazionali per i diritti umani, che accusano i militari di una vera e propria "caccia alle streghe" contro i membri dei Fratelli Musulmani. I suoi avvocati denunciano l'ostilità delle autorità che non avrebbero consentito ai legali di parlare con il loro cliente.
Eletto con elezioni democratiche nel giugno 2012, Mohamed Morsi è stato deposto nel luglio 2013 dopo soli 13 mesi di governo, in seguito a una enorme manifestazione popolare che ha portato per le strade del Cairo milioni di persone. L'esercito, dicendo di rispondere al volere del popolo, ha imposto l'allontanamento e in seguito l'arresto Morsi e promesso una road-map per una nuova costituzione ed elezioni libere e democratiche. Finora Morsi contesta tutti i capi di imputazione e nella prima seduta del processo ha affermato di essere ancora il presidente legittimo dell'Egitto, rifiutando di indossare l'uniforme da carcerato.