Caccia ai gechi: per i malaysiani – ma non è vero – curano impotenza e Aids
Questa convinzioni, smentite dalle fonti ufficiali e mediche, alimentano un florido commercio dei rettili nel sud est asiatico, e fino in Giappone. E mettono in pericolo la sopravvivenza della specie.
Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – I gechi Tokay sono in pericolo di estinzione, a casa di una caccia scatenata dalla convinzione che possano avere effetti afrodisiaci, e soprattutto, che possano essere di aiuto nella cura di una quantità di malattie: dall’asma al cancro e persino l’Hiv. I clienti di questo mercato sono cinesi, giapponesi e malaysiani. La materia prima viene cercata ovunque: tetti, fessure dei muri, cespugli. E dal momento che il prezzo per un geco è schizzato a 1,000 Rm (240 euro circa) non poche persone si spostano verso territori pericolosi per catturarli. Un malaysiano, Mohammad Nasaruddin Bensaidin, qualche tempo fa si è recato a caccia di gechi nel su delle Filippine, ed è stato rapito da una decina di uomini armati.
I Tokay, chiamati anche Tuko o Tekek sono commerciati a prezzi sempre più alti. Una voce, rivelatasi infondata, affermava che l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) aveva rilasciato lettere di autorizzazione ai commercianti di gechi autorizzando la cattura per le proprietà curative dei rettili. E c’è anche un aspetto industriale: nei villaggi della Malaysia persone intraprendenti hanno messo in piedi allevamenti di gechi. Ma dal momento che in Malaysia cominciano a diventare scarsi, la caccia si è spostata in Thailandia e nelle Filippine. Ma la direzione dei Parchi nazionali, che tutela anche gli animali selvatici, ha detto che in base alla nuova legge del 2010 allevare, commerciare e possedere gechi richiede una licenza.
Secondo i blog e le voci circolate – e smentie – sono la lingua e gli organi interni dei gechi che farebbero miracoli, curando l’impotenza e l’Hiv. Ma le fonti mediche affermano che queste affermazioni “sono indicative di una truffa sofisticata”, e il governo filippino ha ammonito: usare i gechi per trattare l’Aids, o l’impotenza può mettere i pazienti a rischio. E nella sola Malaysia ci sono decine di siti web che coprono questo commercio. Le carcasse dei rettili sono seccate, ridotte in polvere e sciolte nel liquido; il vino o il whisky al Tokay è bevuto per accrescere l’energia.
I Tokay, chiamati anche Tuko o Tekek sono commerciati a prezzi sempre più alti. Una voce, rivelatasi infondata, affermava che l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) aveva rilasciato lettere di autorizzazione ai commercianti di gechi autorizzando la cattura per le proprietà curative dei rettili. E c’è anche un aspetto industriale: nei villaggi della Malaysia persone intraprendenti hanno messo in piedi allevamenti di gechi. Ma dal momento che in Malaysia cominciano a diventare scarsi, la caccia si è spostata in Thailandia e nelle Filippine. Ma la direzione dei Parchi nazionali, che tutela anche gli animali selvatici, ha detto che in base alla nuova legge del 2010 allevare, commerciare e possedere gechi richiede una licenza.
Secondo i blog e le voci circolate – e smentie – sono la lingua e gli organi interni dei gechi che farebbero miracoli, curando l’impotenza e l’Hiv. Ma le fonti mediche affermano che queste affermazioni “sono indicative di una truffa sofisticata”, e il governo filippino ha ammonito: usare i gechi per trattare l’Aids, o l’impotenza può mettere i pazienti a rischio. E nella sola Malaysia ci sono decine di siti web che coprono questo commercio. Le carcasse dei rettili sono seccate, ridotte in polvere e sciolte nel liquido; il vino o il whisky al Tokay è bevuto per accrescere l’energia.
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