Brunei: arrestato cittadino indonesiano con proiettili e bandiera dello Stato islamico
Bandar Seri Begawan (AsiaNews/Agenzie) - Le autorità del Sultanato del Brunei hanno arrestato un cittadino indonesiano che viaggiava in direzione dell’Arabia Saudita, dopo aver rivenuto all’interno del bagaglio dell’uomo dei proiettili e una bandiera dello Stato islamico (SI). La conferma arriva da fonti ufficiali a Jakarta, secondo cui il 63enne Rustawi Tomo Kabul è stato fermato il 2 maggio scorso - ma la notizia è emersa solo in queste ore - mentre transitava dall’aeroporto del Brunei proveniente dall’Indonesia.
Il ministero degli Esteri di Jakarta riferisce che l’uomo ha dichiarato di essere in viaggio verso l’Arabia Saudita, per partecipare a un pellegrinaggio assieme ad un gruppo di concittadini.
Il portavoce Arrmanatha Nasir aggiunge che “l’uomo è stato trattenuto per oggetti sospetti rivenuti nel bagaglio, fra cui proiettili e quella che a prima vista sembrava essere una bandiera dello Stato islamico”. Fonti del quotidiano indonesiano Kompas aggiungono che Rustawi Tomo Kabul avrebbe trasportato anche un certo quantitativo di esplosivo.
La polizia non ha finora spiegato come l’uomo, proveniente dall’East Java, sia riuscito a superare i controlli della sicurezza negli aeroporti indonesiani, pur avendo con sé del materiale pericoloso e proibito. Altre due persone sono state fermate, poi rilasciate perché risultate estranee alla vicenda; entrambe hanno potuto riprendere il viaggio verso l’Arabia Saudita, per partecipare al pellegrinaggio.
Il processo a carico di Rustawi Tomo Kabul è fissato per l’11 maggio prossimo.
L’Indonesia è la nazione musulmana più popolosa al mondo e, sebbene la maggioranza pratichi una forma moderata di islam, da tempo è in corso una battaglia contro l’estremismo islamico, presente in alcuni settori della società. Del resto come riferito in passato da AsiaNews, movimenti fondamentalisti e leader islamici nel sud-est asiatico hanno trovato ispirazione nelle gesta dei combattenti sunniti e intendono sostenere la lotta per la creazione del Califfato, che ormai si è esteso anche ad altre regioni dell'Asia.
Cellule estremiste e membri attivi nel reclutamento sono presenti tanto in Indonesia, il Paese musulmano più popoloso al mondo, quanto nella vicina Malaysia e nelle Filippine. I suoi membri sono già operativi sul territorio nella preparazione di attentati e attacchi mirati contro pub, disco e birrerie "sognando il califfato islamico”.
18/07/2015
16/10/2014
12/12/2022 13:26