Borse asiatiche giù: la recessione più forte della “novità Obama”
Hong Kong (AsiaNews) – Tutti i mercati asiatici sono ripiombati in zona negativa, sulla scia di Wall Street, a cui non è servita l’euforia per la vittoria di Barack Obama, scendendo ieri a meno 5%.
Gli investitori sono convinti di una riduzione dell’economia americana e di conseguenti riduzioni del commercio, verso una profonda e lunga recessione. Dati pubblicati ieri mostrano che il settore privato negli Stati Uniti in ottobre ha perduto 150 mila posti di lavoro; in settembre ne aveva perduto 26 mila.
Il Nikkei di Tokyo è sceso del 5,7%, trascinato dai risultati di ditte importanti come Canon e Honda, per le quali di prevede una riduzione di ordini dall’estero. L’indice a Seoul è sceso del 6,2% dopo 5 giorni di risalita in positivo. La Samsung e la Posco, 4° produttore di acciaio nel mondo sono state le più colpite.
Anche Sydney ha perso il 4% ; la Nuova Zelanda aveva aperto a meno 1,45.
A Taipei la borsa è scesa del 5,10%, nonostante che in questi giorni vi sia ottimismo per i migliori rapporti fra la Cina e l’isola. Singapore ha aperto a meno 4,08%.
Alla fine della mattina Hong Kong ha perso il 6,40%, trascinato dai valori della compagnia aerea Cathay Pacific, scesa del 13,3% in previsione di una drastica riduzione degli utili.
La borsa di Shanghai ha perso il 2,5%; Jakarta il 4,07; Kuala Lumpur il 2,37; Bombay il 3,31.
Negli scambi del mattino, il prezzo del crudo per dicembre nei mercati asiatici è sceso del 27%, giungendo a 65,03 dollari al barile.