16/08/2004, 00.00
INDIA
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Bombe su due scuole insanguinano la festa dell'Indipendenza

Il cordoglio e l'impegno dei cristiani per l'unità della nazione

New Delhi (AsiaNews) - "Violenze di questo genere colpiscono tutta la popolazione, di ogni credo e religione. Ieri la nazione era unita nei festeggiamenti, oggi nel condannare chi intenzionalmente programma di uccidere innocenti". Con queste parole John Dayal, segretario generale della All India Catholic Union, ha commentato ad AsiaNews, l'esplosione che ieri, a Dhemaji, nel nord est indiano, ha ucciso 22 persone tra cui diversi bambini.

Le vittime partecipavano alla parata che una scuola di Dhemaji, nello Stato dell'Assam, aveva organizzato per celebrare l'anniversario dell'Indipendenza dall'Inghilterra (15 agosto 1947). La bomba, esplosa tra studenti e genitori, era nascosta sotto terra. La settimana scorsa, numerosi gruppi terroristi del nord est, avevano incitato al boicottaggio delle celebrazioni per il 15 agosto, definendolo un "giorno nero". Il Governo, per fronteggiare le minacce, aveva previsto massicce misure di sicurezza in tutto il Paese. Lo spazio aereo sopra New Delhi, ad esempio, è rimasto chiuso per tutelare la tradizionale visita del Primo ministro al "Fortino Rosso". Nel suo discorso ufficiale per l'occasione, il premier Singh, ha dichiarato la sua fermezza nella lotta al terrorismo, posizione che ha dovuto ribadire in serata, dopo la notizia dell'avvenuto attentato. Presunti responsabili del "codardo gesto" - come lo ha definito il ministro dell'Assam Tarun Gogoi - sono i separatisti dello United Liberation Front of Asom (ULFA).

Le regioni nord orientali dell'India, sono sede di numerosi gruppi ribelli. Alcuni chiedono maggiore autonomia, altri la secessione e accusano New Delhi di depredare le loro terre facendo defluire le ricchezze all'estero. "Il nord-est è stato scenario anche di numerose persecuzioni religiose", ricorda John Dayal."In queste terre la Chiesa, in particolare nella figura dell'attuale arcivescovo di Guwahati (capitale commerciale dell'Assam), mons. Thomas Menamparampil, ha svolto anche il ruolo di paciere e interlocutore del Governo".

Sempre ieri, un altro attacco dinamitardo, avvenuto nel Jammu- Kashmir, ha ferito 17 persone, in maggioranza bambini. Nessuno finora ha rivendicato l'attentato. La scuola, dove l'esercito indiano aveva organizzato una sfilata per la festa nazionale, si trova nella villaggio di Dangiwachi, 70km a nord di Srinagar. Da 50 anni la zona del Kashmir è teatro di una guerra fra India e separatisti islamici, che vorrebbero riunificate la zona al Pakistan. Sebbene il Pakistan neghi coinvolgimenti, l'India continua a ritenerlo responsabile di addestrare e finanziare il terrorismo nella regione. (MA)

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