Bomba o incidente? Restano i dubbi sull’esplosione nella moschea di Shiraz
A due giorni dall’accaduto, non è stata cancellata l’ipotesi di un attentato. Il bilancio delle vittime è ora a 12 morti ed oltre 200 feriti. La cautela del governo a due settimane dal secondo turno elettorale, mentre il procuratore delle città annuncia una indagine giudiziaria.
Teheran (AsiaNews/Agenzie) - Bomba o incidente? Lascia ancora dubbi l’esplosione che sabato ha provocato 12 morti e più di 200 feriti in una moschea della meridionale città iraniana di Shiraz.
L’agenzia iraniana Fars, riporta oggi una dichiarazione del capo delle polizia della provincia, Ali Moayeri, che parla di “incidente” dovuto alla “negligenza” con la quale è stato custodito il materiale esplosivo rimasto dopo i festeggiamenti che commemoravano la guerra con l’Iraq (1980-1988). Da parte sua, il governatore della provincia, Ebrahim Azizi, in una dichiarazione diffusa dall’agenzia ufficiale Irna ha sostenuto che “le prime indagini hanno escluso un attentato”.
Un servizio di Al Jazeera ha riportato invece un’affermazione di Mohammad Anjavinejad, il religioso che stava predicando all’interno della moschea, secondo il quale “qualcuno sta tentano di mostrare che è stato un incidente per dipingere la città come sicura”. A farlo dubitare di tale ipotesi è la forza dell’esplosione e la presenza di un uomo che ha lasciato un pacco all’interno dell’edificio.
L’atteggiamento ufficiale, che tende ad escludere un attentato, può trovare la sua ragion d’essere nell’approssimarsi della seconda tornata delle elezioni, in programma tra due settimane. Sentito dalla Irna, il procuratore di Shiraz, Jaber Baneshi,ha comunque annunciato “l’avvio di una indagine giudiziaria per determinare le cause dell’esplosione e la possibilità di un sabotaggio”.
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