Bogor: estremisti islamici più forti della Corte suprema, sigilli a una chiesa protestante
di Mathias Hariyadi
Due sentenze del Tribunale amministrativo di Bandung e della Corte suprema avevano stabilito che il luogo di culto disponeva dei permessi di costruzione. Le autorità ne hanno ordinato la chiusura, per le proteste dell’ala fondamentalista. Da gennaio 10 chiese protestanti e una cattolica hanno interrotto le funzioni.
Jakarta (AsiaNews) – Le autorità della reggenza di Bogor, nel West Java, hanno imposto il blocco delle funzioni religiose – senza alcuna comunicazione preventiva – ai fedeli della Indonesian Christian Church (GKI). Un membro della comunità, conosciuta anche con il soprannome di Yasmin Church, spiega che la decisione “è stata presa dal capo [distrettuale] di Bogor”. Tuttavia, la chiusura del luogo di culto cristiano viola due recenti sentenze del Tribunale amministrativo di Bandung (PTUN) e della Corte suprema indonesiana.
Il 10 aprile scorso le autorità di Bogor hanno ordinato la chiusura della chiesa, accogliendo le pretese di estremisti musulmani e partiti filo-islamici. A giustificazione del provvedimento, la “denuncia” di una frangia fondamentalista che parla di brogli nella raccolta delle firme necessarie per ottenere il permesso di costruzione. Di fronte all’escalation di proteste dell’ala islamica, i vertici dell’amministrazione hanno messo i sigilli all’edificio.
L’iter per la costruzione di una chiesa in Indonesia – cattolica o protestante – come per tutte le costruzioni è regolato dall’Izin Mendirikan Bangunan (Imb), una sorta di delibera scritta delle autorità locali che permette l’apertura di un cantiere. La vicenda si complica se si tratta di un luogo di culto cristiano: oltre a richiedere anni, serve infatti il nulla osta di almeno 60 residenti nell’area in cui viene costruito l’edificio e del gruppo per il dialogo interreligioso. Pur disponendo delle autorizzazioni, spesso la costruzione viene interrotta e il permesso revocato dietro pressioni dell’ala fondamentalista islamica ai governi locali, espressione di fanatismo religioso.
La decisione delle autorità della reggenza di Bogor, tuttavia, non viola solo la libertà religiosa dei cristiani. Essa, di fatto, ignora due recenti sentenze del Tribunale amministrativo di Bandung (PTUN) e della Corte suprema indonesiana. I due organi di giustizia, interpellati dai fedeli della GKI, hanno stabilito che la raccolta firme è stata fatta in accordo alla legge, nel luglio 2006 la chiesa ottenuto in modo legittimo l’Imb e i fedeli hanno il diritto di utilizzarla.
Dal 10 gennaio scorso almeno 10 chiese protestanti e una cattolica hanno dovuto interrompere le funzioni a causa delle proteste di estremisti islamici. L’ultimo caso è avvenuto in occasione del Venerdì Santo, nel sotto-distretto di Parung, quando una folla ha bloccato i riti della vigilia. I fedeli hanno dovuto spostarsi in tre diversi luoghi, riunendosi infine in un “ristorante” per pregare in tutta sicurezza.
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