Bogor: è “guerra” per la Yasmin Church, i fedeli pregano in strada
di Mathias Hariyadi
Il sindaco intima ai cristiani di accettare il trasferimento della chiesa. L’esponente del movimento filo-islamico accusa i cristiani di volere lo scontro aperto. I fedeli ribattono con la sentenza della Corte costituzionale e rivendicano il diritto alla libertà religiosa. Leader musulmano moderato sostiene la Yasmin Church.
Jakarta (AsiaNews) – Rischia di trasformarsi in una vera “guerra”, quella che finora è stata una battaglia condita da dichiarazioni e carte bollate fra le autorità di Bogor, municipalità del West Java, e i fedeli della Yasmin Church (Yc). Il sindaco, esponente di un partito filo-islamico indonesiano, ha emesso una nota in cui “intima” ai cristiani di accettare il trasferimento della chiesa in un’altra area della municipalità. I fedeli ribattono che la Corte suprema ha sancito le loro ragioni, si oppongono allo spostamento del luogo di culto e, per protesta, hanno tenuto le celebrazioni domenicali in strada (nella foto).
Diani Budiarto, capo della municipalità di Bogor ed esponente del Prosperous Justice Party (Pks), vuole lo spostamento della chiesa per evitare conflitti tra i fondamentalisti islamici della zona e i fedeli della Yasmin Church. E in una nota diffusa alla stampa, alza i toni dello scontro: egli afferma che “sta a loro” accettare il trasferimento in luogo diverso o respingere la proposta, ma “il dato di fatto è evidente: essi vogliono un luogo di culto o scateneranno una guerra [contro di me]”.
I cristiani definiscono “totalmente assurda” la proposta di Budiarto perché non tiene in nessuna considerazione la sentenza della Corte suprema (Ma), che autorizzava i fedeli della Yasmin Church a proseguire nella costruzione della chiesa. I giudici hanno anche annullato la precedente disposizione del capo della municipalità e ribadiva il diritto alla libertà religiosa per tutti. Budiarto, inoltre, ha preferito annullare un documento che lui stesso aveva rilasciato nel 2006, l’Imb (Izin Mendirikan Bangunan) che autorizzava i cristiani a costruire il luogo di culto.
L’iter per la costruzione di una chiesa in Indonesia – cattolica o protestante – come per tutte le costruzioni è regolato dall’Izin Mendirikan Bangunan (Imb), una sorta di delibera scritta delle autorità locali che permette l’apertura di un cantiere, accompagnata dal nulla osta di almeno 60 residenti dell’area. Pur disponendo delle autorizzazioni, spesso la costruzione viene interrotta e il permesso revocato dietro pressioni dell’ala fondamentalista islamica ai governi locali, espressione di fanatismo religioso.
Ieri i cristiani di Bogor hanno celebrato in strada le funzioni domenicali e annunciano battaglia. Un gruppo di fedeli ha presentato un esposto alla polizia, in cui denuncia le parole usate da Budiarto e la chiamata alla “guerra” contro la Yasmin Church. “Non smetteremo mai di lottare per la libertà religiosa” chiarisce ad AsiaNews Bona Sigalingging ShH, fedeli cristiana. Il reverendo Ujang Tanusaputra punta il dito contro le “dichiarazioni bellicose” del movimento filo-islamico, mentre il pastore Nugroho chiede al governo centrale di “intervenire”, perché la municipalità di Bogor ha violato il principio di supremazia della legge.
La lotta dei cristiani è sostenuta anche dal leader del Nahdlatul Ulama (Nu), il principale movimento musulmano moderato indonesiano. Kiai Hajj Hasyim Muzadi si dice disponibile a esercitare pressioni sulle autorità locali, che “dovrebbero trovare una opzione valida a risolvere il problema, non fermarsi solo agli aspetti tecnici come il permesso di costruzione”. Nel frattempo il Parlamento ha invitato le autorità di Bogor a Jakarta, per discutere la questione durante una sessione dell’assemblea.
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