Bima, preside di una scuola coranica arrestato per terrorismo
di Mathias Hariyadi
Affiliato alla Jamaah Ashrut Tauhid, Abrory M. Ali, stava utilizzando la scuola come centro per fabbricare bombe da utilizzare in attentati contro la polizia locale. Sospetti su un piano terroristico su scala nazionale. Il 12 luglio un’esplosione è avvenuta nell’istituto provocando la morte di uno studente. Per le autorità stava preparando una bomba.
Jakarta (AsiaNews) – La polizia indonesiana ha identificato Abrory M. Ali, preside della scuola islamica (pesantren) di Bima, come un terrorista affiliato alla Jamaah Ashorut Tauhid (Jat) e lo ha arrestato. L’uomo, inoltre, sarebbe coinvolto “in un piano terroristico più grande”, come ha dichiarato il brigadiere generale Untung Yoga Ana, portavoce della polizia. Il 12 luglio scorso, nella pesantren Umar bin Khattab di Bima (provincia occidentale di Nusa Tenggara) è avvenuta un’esplosione, che ha provocato la morte di una persona. La polizia ha poi spiegato che gli studenti stavano fabbricando delle bombe da utilizzare in un attentato.
Insieme ad Ali, le forze dell’ordine hanno indicato come sospetti terroristi Rahmat Ibnu, 36, Rahmat Hidayat, 22, e Mustaqim Abdullah, 17. Altri due uomini, Anas e Heri, sono ancora latitanti. Nella caccia all’uomo ingaggiata sulle colline di Bima, la polizia ha trovato 26 bombe artigianali, la maggior parte delle quali sarebbero state “pronte all’uso”, forse per attaccare diverse stazioni di polizia in tutta la provincia.
Sonhadi, portavoce della Jat, nega ogni connessione tra Abrory M Ali e l’organizzazione: “Ali ha lasciato la Jat più di un anno fa, perché non si sentiva più ‘in linea’ con la lotta che noi portiamo avanti”. Ma Ansyad Mbaai, capo della Bnpt – la più influente unità antiterroristica dell’Indonesia – riferisce che non solo Ali è un affiliato dell’organizzazione, ma è coinvolto in una serie di attentati ed esercitazioni paramilitari avvenuti a Poso.
Intanto, il governatore della provincia M Zainul Majdi denuncia però che la Umar bin Khattab non è una scuola islamica: “Tutto quello che abbiamo trovato nei dintorni sono solo armi. La struttura si fa passare per pesantren solo per attirare i residenti musulmani”.
Insieme ad Ali, le forze dell’ordine hanno indicato come sospetti terroristi Rahmat Ibnu, 36, Rahmat Hidayat, 22, e Mustaqim Abdullah, 17. Altri due uomini, Anas e Heri, sono ancora latitanti. Nella caccia all’uomo ingaggiata sulle colline di Bima, la polizia ha trovato 26 bombe artigianali, la maggior parte delle quali sarebbero state “pronte all’uso”, forse per attaccare diverse stazioni di polizia in tutta la provincia.
Sonhadi, portavoce della Jat, nega ogni connessione tra Abrory M Ali e l’organizzazione: “Ali ha lasciato la Jat più di un anno fa, perché non si sentiva più ‘in linea’ con la lotta che noi portiamo avanti”. Ma Ansyad Mbaai, capo della Bnpt – la più influente unità antiterroristica dell’Indonesia – riferisce che non solo Ali è un affiliato dell’organizzazione, ma è coinvolto in una serie di attentati ed esercitazioni paramilitari avvenuti a Poso.
Intanto, il governatore della provincia M Zainul Majdi denuncia però che la Umar bin Khattab non è una scuola islamica: “Tutto quello che abbiamo trovato nei dintorni sono solo armi. La struttura si fa passare per pesantren solo per attirare i residenti musulmani”.
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