Bhutan: al ballottaggio vince il partito filo-indiano
Le notizie di oggi: l'aggressore che ha colpito il leader dell'opposizione in Corea del Sud voleva impedirgli di diventare presidente. In Myanmar almeno 34 persone sono morte in carcere nel 2023. Continua la disputa diplomatica tra le Maldive, l'India e la Cina. A Hong Kong arrestato un uomo che indossava una maglietta con slogan democratici.
BHUTAN
Il Partito democratico popolare del Bhutan ha vinto le elezioni, aprendo la strada per il ritorno al potere dell’ex primo ministro Tshering Tobgay, che ha ottenuto in Parlamento 30 seggi su 47 contro il Bhutan Tendrel Party. Tobgay, già primo ministro tra il 2013 e il 2018, è considerato filo-indiano e dovrà risolvere una disputa sui confini con la Cina e cercare di risollevare l’economia del Paese secondo gli esperti.
COREA DEL SUD
L’aggressore che il 2 gennaio ha colpito con un coltello il leader dell’opposizione Lee Jae-myung ha detto di aver compiuto il gesto per impedire a Lee di diventare presidente. Ad annunciarlo è stata la polizia metropolitana di Busan che ha consegnato il sospettato di 67 anni (identificato con il solo cognome Kim) alla procura per ulteriori indagini. Lee, presidente del Partito democratico, è stato dimesso dall’ospedale.
MYANMAR
Secondo il Myanmar Political Prisoners Network, nel 2023 sono morte nelle carceri birmane almeno 34 persone, di cui 16 per mancanza di cure mediche e 18 per uccisione diretta. Dopo il colpo di Stato dell’esercito del 2021 è aumentata la tortura nelle prigioni, si legge in un rapporto pubblicato dall’organizzazione.
MALDIVE – CINA – INDIA
Il presidente filo-cinese delle Maldive, Mohamed Muizzu, ha chiesto a Pechino di inviare più turisti, mentre continua la disputa diplomatica con Delhi, che riguarda i commenti offensivi di tre viceministri nei confronti del primo ministro indiano Narendra Modi e per i quali sono stati sospesi. Durante una visita di cinque giorni in Cina, Muizzu ha affermato di voler diversificare il turismo alle Maldive e offrire nuove esperienze ai turisti.
HONG KONG
Un uomo di Hong Kong di 26 anni è stato condannato a tre mesi di carcere per aver indossato una maglietta con slogan provenienti dalle proteste democratiche del 2019. Chu Kai Pong era stato fermato a novembre all'aeroporto internazionale di Hong Kong prima di imbarcarsi su un volo per Taiwan e da allora si trovava in custodia cautelare. Le guardie di sicurezza dell’aeroporto aveva notato che Chu indossava una maglietta con le parole “Free Hong Kong”, denunciandolo alla polizia.
GIORDANIA - SIRIA
Ieri alcuni aerei giordani hanno condotto quattro attacchi all'interno della Siria contro presuenti nascondigli di trafficanti di droga legati all'Iran. Si tratta del secondo raid di questo tipo in una settimana: l'esercito giordano ha intensificato la campagna contro i trafficanti dopo che il mese scorso sono scoppiati scontri persone sospettate di avere legami con le milizie filo-iraniane, che trasportavano oltre confine grandi carichi di droga insieme ad armi ed esplosivi.
RUSSIA
A gennaio è stata chiusa la rivista ecologista russa Kedr (Il Cedro), inserita nella lista degli “agenti stranieri” dal ministero della giustizia. Il caporedattore Ivan Žilin ha spiegato che tutti gli autori che hanno pubblicato di recente hanno ricevuto minacce. La rivista era stata aperta nel 2022 per mostrare le conseguenze nefaste della guerra sulla natura e sul clima in Russia.
KAZAKISTAN
L’intervista del presidente kazaco Kasym-Žomart Tokaev al giornale Egemen Qazaqstan ha suscitato l’impressione che egli stia cercando di scaricare tutte le responsabilità per i fatti sanguinosi del gennaio 2022, su cui i tribunali stanno giungendo a delle conclusioni, sugli uomini di fiducia del suo predecessore Nursultan Nazarbaev, contrari alle sue riforme.