Bhutan, la vittoria dei democratici ridà speranza ai rifugiati in Nepal
Kathmandu (AsiaNews) - Le elezioni nazionali e la vittoria dei democratici in Bhutan hanno riportato la speranza al gruppo di rifugiati in Nepal, costretti a lasciare il proprio Paese nel 1989 per l'opposizione attiva contro l'allora regime di Thimphu. La netta maggioranza dei neo-eletti deputati all'Assemblea nazionale appartiene infatti al Partito democratico del popolo, che in campagna elettorale ha promesso il rimpatrio degli esuli.
Bhampa Rai, leader dei circa 32mila bhutanesi che vivono nella parte orientale del Nepal, dice: "Le elezioni ci hanno favorito. Tra gli eletti ci sono persino 7 deputati di origine nepalesi: la loro prima mossa sarà quella di trovare un modo per rimpatriarci". Jasoda Budhatoki, un'altra dirigente della comunità, aggiunge: "Credo sia arrivato il momento di vedere i nostri sogni divenire realtà.
Dopo gli scontri del 1989 fra l'allora monarchia assolutista e i democratici, circa 120mila bhutanesi hanno lasciato le loro case per evitare la morte o la galera. Nel tempo, circa 75mila hanno trovato rifugio in Europa, America e Australia: altri sono fuggiti in India o in Cina. Circa 35mila persone sono ancora in attesa di tornare a casa.
Per la Budhatoki "noi siamo bhutanesi e l'unica soluzione a lungo termine per noi è il rimpatrio. Amiamo la nostra terra come si ama una madre, vogliamo vivere e morire lì". Rituraj Chetri, neo-deputato, conferma le speranze degli esuli: "La nostra vittoria porta grandi cambiamenti al Paese, e faremo del nostro meglio per rimpatriare i concittadini all'estero". Sulla stessa linea Sonam Jatsho, segretario del Partito, che dopo la vittoria ha dichiarato: "Daremo al Paese democrazia, libertà e diritti. E questo ci permetterà di far tornare la gente a casa".