Benedetto XVI: in Medio Oriente ha sviluppato il dialogo e valorizzato il ruolo della donna
Roma (AsiaNews) - Il francescano di Terra Santa mons. David-Maria A. Jaeger, osservatore di lungo corso di religione, diritto e società, in Terra Santa e nel Medio Oriente, oggi Prelato Uditore della Rota Romana, è stato per una ventina d'anni - fino alla primavera del 2011 - il Consigliere Giuridico della Santa Sede per i negoziati con lo Stato di Israele.
Il Pontificato di Benedetto XVI si è distinto, tra l'altro, dallo sviluppo e istituzionalizzazione del dialogo religioso con l'ebraismo ortodosso in Israele, una sostanziale novità, la cui riuscita è evidenziata dalle dichiarazioni elogiative rilasciate da entrambi i Rabbini Capi di Israele al ricevere la notizia della rinuncia del Papa.
Sempre in relazione alla Terra Santa, va sottolineata la straordinaria realizzazione del Pellegrinaggio del Papa in Terra Santa nel 2009, che comprendeva in effetti anche visite alle due realtà nazionali in conflitto, Israele e Palestina. Il Santo Padre ha saputo dire, da un lato e dall'altro, cose molto specifiche e concrete riguardo alla ricerca della pace equa, e nello stesso tempo guadagnarsi la stima e l'apprezzamento da parte di entrambe le Nazioni in conflitto.
La totale riuscita di questa, che appare una mirabile "quadratura del cerchio", è stata ovviamente dovuta alla palese sincerità e bontà del Santo Padre, che Gli ha guadagnato un altissimo grado di credibilità e singolare rispetto da parte di tutte le persone di buona volontà in entrambi gli ambienti tra di loro contrapposti.
Più recentemente, e cioè con l'Esortazione apostolica, 'Ecclesia in Medio Oriente', che il Santo Padre ha voluto firmare proprio durante la Visita che deciso di compiere alla Regione, in Libano, in un contesto regionale particolarmente complesso, Benedetto XVI ha donato alla Chiesa in Medio Oriente, compresa naturalmente in primis quella che vive e prega in Terra Santa, quasi una sua 'magna charta' per il nuovo millennio, un programma da seguire ed attuare. Tra le sue tante preziose, autorevoli indicazioni, piace evidenziare, in questo momento, la sfida effettivamente lanciata alla Chiesa nella Regione di farsi paladina dei diritti delle donne, sia all'interno della Comunità cristiana che ad extra (cf. ibid., nn. 60-61). Questo è un insegnamento profetico di grandissimo valore in un tempo in cui, in più parti della Regione Medio-Orientale si nota una regressione sensibile per quel che riguarda l'eguaglianza dei diritti della donna.