17/09/2021, 08.59
LIBANO - SIRA - IRAN
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Beirut, crisi carburante: Hezbollah aggira le sanzioni e importa petrolio iraniano

di Fady Noun

Un convoglio di decine di camion cisterna ha varcato ieri mattina il confine siriano a Hermel. Il movimento sciita filo-Teheran ha celebrato l’ingresso come una vittoria. Il greggio sarà distribuito a ospedali, case di cura, orfanotrofi, impianti idrici e la Croce Rossa. Esperti parlano di “conquista dello Stato” da parte di Hezbollah. 

Beirut (AsiaNews) - Un convoglio di decine camion cisterna carichi di carburante iraniano ha attraversato ieri mattina il confine siriano ed è entrato in Libano, nel tentativo di alleviare - seppur in modo parziale - la gravissima crisi energetica che ha investito da tempo il Paese. Ad organizzare la spedizione, fra polemiche e minacce di alcuni governi del blocco occidentale, perché costituirebbe una violazione alle sanzioni internazionali contro Teheran, il movimento sciita (e alleato della Repubblica islamica) Hezbollah. 

I mezzi pesanti sono entrati dalla Siria usando un varco di confine illegale nella regione orientale di Hermel. I vertici del gruppo estremista hanno celebrato come una vittoria l’arrivo dei rifornimenti, rivendicando il successo dell’operazione capace di aggirare le misure punitive sul piano diplomatico e commerciale introdotte tre anni fa dall’amministrazione Trump verso Teheran e i suoi alleati. 

La prima petroliera iraniana è arrivata il 12 settembre nel porto siriano di Baniyas e il carburante è stato scaricato in apposite cisterne, poi trasferite via terra in Libano. In un intervento televisivo il leader di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah ha chiarito che il greggio non è giunto direttamente nel Paese per non mettere in imbarazzo le autorità e rischiare sanzioni. 

Finora non si sono registrate reazioni o commenti ufficiali da parte di funzionari libanesi o statunitensi, mentre l’esperta di questioni economiche libanesi Laury Haytayan invita a “non dimenticare questo giorno” perché segna la conquista dello Stato da parte di Hezbollah. Il canale televisivo del movimento sciita al-Manar ha parlato di un convoglio di almeno “20 camion cisterna da 50mila litri ciascuno” con l’obiettivo di “rompere l’assedio americano”.

Le autocisterne hanno attraversato la provincia centrale di Homs per poi dirigersi nella valle della Bekaa, in Libano, dove sono state accolte dai residenti radunati ai lati della strada principale, decorata con bandiere gialle di Hezbollah e immagini del presidente siriano Bashar al-Assad “Questo è un aiuto umanitario che soddisferà i bisogni della popolazione” ha sottolineato Jawad, 50enne residente di Hermel tra la folla accorsa ad accogliere il convoglio. Hezbollah, aggiunge, “non sostituisce lo Stato, è una misura temporanea finché esso non potrà svolgere i suoi compiti”. 

A inizio settimana Nasrallah aveva spiegato che il diesel sarà donato per un periodo di un mese a istituti pubblici tra cui ospedali, case di cura, orfanotrofi, impianti idrici e la Croce Rossa. Egli ha quindi aggiunto che altri potranno ottenere carburante a basso costo fra cui ospedali privati, fabbriche di medicinali, panetterie e cooperative che vendono prodotti alimentari. Infine, tra pochi giorni arriverà una seconda nave con petrolio iraniano nel porto siriano di Baniyas, poi altre due cariche di benzina e olio combustibile entro le prossime settimane. 

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