Bangladesh: obiettivo dei terroristi islamici è destabilizzare il Paese
Dall’inizio del 2016, quasi 20 le persone uccise. Ma sembrano non esserci target precisi. Colpiti i membri delle minoranze indù e cristiana, ma anche musulmani e persone comuni. Un ispettore di polizia ha ammesso la presenza sul territorio di due gruppi islamici, ma Dhaka ancora non conferma. I cattolici vivono sotto scorta. Con ogni probabilità il terrorismo viene dall’interno.
Dhaka (AsiaNews) – “Dall’inizio dell’anno le vittime uccise sono una ventina, di diverse religioni e classi sociali. Non ci sono dei target precisi, ma l’obiettivo degli estremisti sembra essere quello di destabilizzare il Paese”. Lo dice ad AsiaNews una fonte cattolica del Bangladesh, anonima per sicurezza, commentando le violenze degli ultimi mesi contro persone comuni, cristiani, musulmani, indù e la moglie del sovrintendente di polizia di Chittagong. “Quello che preoccupa di più – aggiunge – è che non c’è uno schema logico in queste aggressioni, perciò bisogna fare ancora più attenzione”. Nonostante il maxi blitz delle forze di governo contro presunti terroristi, lanciato questa settimana e che ha portato all’arresto di oltre 5mila persone, “la tensione rimane alta. L’unica informazione certa da parte delle autorità è che avremo a che fare con le violenze ancora per molto tempo”.
La fonte conferma la situazione di massima allerta che si vive nelle strade del Paese, “dove dappertutto la polizia ha istituito posti di blocco e controlla chiunque passi”. Gli stranieri nel nord-ovest del Paese da mesi sono sotto scorta, i loro movimenti sono controllati e assicurati da guardie del corpo che li seguono in ogni spostamento.
L’insorgenza di una guerriglia disorganizzata ma letale, dice, “ha destabilizzato le autorità, che non si aspettavano un simile sviluppo e non sanno ancora con certezza quanto tempo sarà necessario per ristabilire l’ordine”. Secondo la fonte, “esse continuano a negare la presenza di gruppi terroristi legati ad Al-Qaeda o allo Stato islamico (Isis), ma la scorsa settimana l’ispettore generale della polizia di Chittagong ha ammesso per la prima volta la presenza di due gruppi attivi sul territorio. Si tratta del Jama’atul Mujahideen Bangladesh (Jmb) e dell’Anser al-Islam. Ma il governo non ha ancora fatto un’ammissione ufficiale”.
Alcuni appartenenti ai due movimenti banditi da Dhaka, insieme ad altre fazioni, sono in queste ore nel mirino delle autorità, che hanno diramato un’imponente azione di polizia, criticata però dalle forze di opposizione che lamentano una sorta di “pulizia politica” da parte del governo. Gli estremisti sono accusati di convolgimento in vari omicidi di studenti, professori, blogger e attivisti della comunità Lgbt.
Per far luce sulle motivazioni dei criminali, la fonte ribadisce un aspetto importante: “Quelli che sono morti, erano tutte vittime, non bersagli designati e precisi. L’unica cosa certa è che c’è qualcuno che vuole portare il caos nel Paese. Non sappiamo se sia il terrorismo internazionale. Anzi, molti ritengono che gli estremisti vengano dall’interno”.
08/12/2020 12:37