Bangladesh: aumentano le donne costrette ad emigrare per mantenere la famiglia
Dhaka (AsiaNews/Agenzie) – Il numero delle lavoratrici migranti del Bangladesh è più che raddoppiato, sebbene nel complesso l’emigrazione per ragioni di lavoro sia scesa del 30% nel 2014, rispetto al 2012. Secondo le statistiche di giugno 2015 del Bureau of Manpower, Employment and Training (Bmet), tre anni fa un totale di 37.304 donne si è andata all’estero, contro le 76.007 nel 2014.
Gli Emirati Arabi Uniti sono la prima destinazione. Secondo i dati del Bmet, il Regno ospita il 27% delle lavoratrici migranti bangladeshi. Secondo l’Expatriates’ Welfare and Overseas Emplyment Ministry, la scelta di questo Paese è legata a due ragioni principali. In primo luogo, la domanda per lavoratrici donne negli Emirati è superiore che in altri Paesi; in secondo luogo, i salari offerti attraggono più donne.
Il Libano è il secondo Paese ad avere il maggior numero di lavoratrici migranti. Se il numero complessivo di lavoratori bangladeshi è solo l’1,3%, la percentuale femminile è la seconda più alta (24,3%) rispetto a tutti gli altri Paesi. Circa 97mila donne del Bangladesh vi risiedono.
Nel complesso, un totale di 9,4 milioni di bangladeshi lavorano all’estero per mantenere i loro familiari rimasti a casa. Le loro fatiche danno frutti, tenendo conto che nel 2015 hanno portato una rimessa di 15,31 miliardi di dollari: la più alta nella storia del Paese.
In termini generali, l’Arabia Saudita conta la più alta percentuale di migranti bangladeshi (uomini e donne): più di 2,6 milioni, circa il 28,2%. Il flusso di rimessa registrato dalla Bangladesh Bank è stato di 3,12 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2013-2014. A seguire ci sono gli Emirati Arabi Uniti, con 2,3 milioni di bangladeshi che hanno mandato a casa 2,68 miliardi di dollari.
La terza destinazione favorita è l’Oman, con il 10,7% dei migranti bangladeshi totali: 1 milione di lavoratori a fine giugno 2015 e una rimessa di 0,7 miliardi di dollari nel 2013-2014.
A seguire le altre mete scelte sono, nell’ordine: Malayasia, più di 700mila persone; Singapore, 500.600; Kuwait, 400.900; Qatar, 400mila.
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