Bangladesh, sempre più buone le condizioni di p. Piero. Presto il rientro in Italia
Dhaka (AsiaNews) – Siamo abbastanza “gioiosi perché p. Piero Parolari si sta riprendendo sempre più in fretta. Adesso parla senza fatica e i medici stanno riducendo la somministrazione di farmaci e antibiotici. In ospedale riesce a camminare, aiutato dal personale”. Lo dice ad AsiaNews una fonte cattolica, che conferma il miglioramento del quadro clinico del sacerdote missionario del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere), aggredito la scorsa settimana da tre malviventi, ancora senza nome. La fonte riferisce inoltre che p. Parolari rientrerà presto in Italia, dove verrà sottoposto ad ulteriori cure e trascorrerà un periodo di convalescenza.
P. Parolari è un sacerdote cattolico, scampato ad un attentato il 18 novembre scorso. Egli è stato aggredito da tre persone, che lo hanno avvicinato mentre si stava recando presso il Medical College di Dinajpur, dove lavora da anni. L’identità degli aggressori rimane tutt’ora ignota, come pure le motivazioni del gesto. Sebbene gli estremisti dello Stato islamico abbiano rivendicato l’attentato, fonti locali hanno da subito riferito ad AsiaNews che l’origine sarebbe da imputare all’instabilità politica presente in Bangladesh.
Le autorità di polizia impegnate nelle indagini non si sbilanciano sulla causa dell’aggressione. “La dinamica dell’incidente – dice la fonte – rimane poco chiara e anche le ferite che p. Parolari presenta alla testa non aiutano a comprendere se si sia trattato di un’aggressione a colpi di pistola o di coltello”.
Quello che è certo è che il sacerdote “non ricorda nulla di quanto accaduto” e che al più presto verrà traferito in Italia. Nei prossimi giorni è atteso l’arrivo di una “dottoressa e di un anestesista italiani, che valuteranno le condizioni di salute di p. Parolari e decideranno i tempi di rientro”.
La fonte riporta che il missionario trascorrerà la sua convalescenza presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma, dove i medici “si sono offerti di accoglierlo e curarlo fin dalle prime ore dopo l’attentato. Qui verrà sottoposto ad ulteriori accertamenti, che forse potranno chiarire anche cosa gli è accaduto”.
Da ultimo, la fonte sottolinea la “gravità del gesto. L’aggressione a p. Piero è una cosa molto grave per il Paese. Per questo ieri le associazioni cattoliche – la Caritas e la Bangladesh Christian Association in testa – hanno dato vita ad una catena umana, manifestando contro le violenze ai danni di esponenti religiosi”. Il clima nel Paese asiatico infatti è sempre più teso, soprattutto nei confronti degli stranieri e dei leader religiosi.
31/08/2016 12:02