Bangladesh, proteste dopo lo stupro di un’insegnante cattolica
La ragazza ha 26 anni e insegna alla Majibnagor Amrokanon High school, nella diocesi di Khulna. Si era recata in una città vicina per sostenere un concorso pubblico riservato ai docenti. Il preside e un suo amico l’hanno violentata in una camera d’albergo e poi minacciata di diffondere il video dello stupro su Facebook.
Dhaka (AsiaNews) – Centinaia di cristiani hanno protestato ieri per le strade di Dhaka, denunciando il brutale stupro di una insegnante cattolica, violentata dal preside musulmano della scuola in cui lavora e da un altro suo amico. La violenza sessuale nei confronti della giovane di 26 anni, di cui non è stato rivelato il nome, è avvenuta il 13 maggio a Kushtia, nel Bangladesh occidentale. L’insegnante è stata violentata e poi minacciata di essere umiliata in pubblico con la diffusione del video della violenza su Facebook. Nirmal Rozario, segretario generale della Bangladesh Christian Association, dichiara ad AsiaNews: “Abbiamo saputo dell’incidente e chiediamo all’amministrazione locale che sia fatta giustizia. Vogliamo che gli aggressori vengano puniti”.
La ragazza è un membro della parrocchia di Bhabarpara, nella diocesi di Khulna (a sud-ovest della capitale). Insegna alla Majibnagor Amrokanon High school, un liceo gestito dal preside Shariful Islam, di religione islamica. Lo scorso 12 maggio si era recata nella città di Kushtia, a circa 20 km di distanza dalla scuola, per svolgere un esame pubblico riservato i docenti. Ad accompagnarla c’era il preside.
I due hanno trascorso la notte in due camere separate di un hotel, ma la mattina seguente il preside e un suo amico hanno forzato la porta della stanza e hanno violentato la ragazza. Poi l’hanno minacciata di diffondere le immagini del suo stupro sul social network, se ne avesse parlato con qualcuno.
La vittima si è recata in ospedale in gravi condizioni, e solo a quel punto un giornalista lì presente ha avvertito la parrocchia dell’avvenuta violenza. P. Domenic K. Halder, parroco di Bhabarpara, dice ad AsiaNews: “Siamo stati avvertiti da un giornale locale. Abbiamo chiesto aiuto alla polizia del posto e sicurezza per la vittima. La ragazza è molto impaurita. Noi preghiamo per lei, che si trova ancora ricoverata in ospedale”.
I parenti della vittima hanno sporto denuncia contro gli stupratori e ieri Shariful Islam, principale colpevole, è stato arrestato.
Attivisti cristiani hanno condannato la brutale violenza. Rosaline Costa afferma: “Condanno il comportamento del preside e chiedo che venga comminata una punizione esemplare”.
19/11/2018 13:26
26/01/2018 11:47