Bangladesh, l’educazione arriva nelle aree più povere grazie ai cattolici
Il programma di Caritas Bangladesh “Aloghar Project” è partito a novembre 2011. Il numero totale di bambini che hanno potuto studiare per la prima volta è 158.589. Nel Paese l’associazione cattolica opera attraverso 88 progetti che stanno migliorando la vita di migliaia di persone.
Dhaka (AsiaNews) – L’impegno dei cattolici nel campo dell’istruzione nelle aree più povere del Bangladesh “fa davvero la differenza”. Lo ha detto ieri il ministro dell’Istruzione primaria e di massa Zakir Hossain, intervenendo ad un incontro organizzato a Dhaka da Caritas Bangladesh. L’evento ha offerto l’occasione per stilare un bilancio del progetto Aloghar, grazie al quale l’associazione cattolica ha portato i libri tra i bambini più poveri, che non avevano mai studiato o erano stati costretti ad abbandonare la scuola. E i risultati sono evidenti: ora, afferma il prof. emerito della BRAC University Manzoor Ahmed, gli studenti dell’Aloghar Project “sono più bravi di tutti gli altri”.
“Aloghar Project” (Casa leggera) è stato lanciato da Caritas Bangladesh nel novembre 2011 e terminerà il 31 marzo 2019. Si tratta di un programma cofinanziato dall’Unione Europea e da Caritas France che fornisce un’educazione di base ai “bambini più difficili da raggiungere”, compresi quelli dei gruppi etnici.
Il progetto ha avviato 1.005 centri su tutto il territorio, in 104 upazila [sottodistretti, ndr] di 27 distretti e sei divisioni. In totale, sono stati spesi 1,2 miliardi di taka bengalesi [12,5 milioni di euro, ndr]. Il programma ha offerto l’opportunità di studiare a 158.589 bambini: di questi, 100mila non avevano mai preso in mano una penna e i restanti erano stati costretti a lasciare gli studi. Inoltre il progetto ha istruito 142 minori disabili e 956 bambini che vivono nelle zone collinari di Chattogram (ex Chittagong) Hill Tracts, che hanno ricevuto alloggio, cibo e materiale scolastico.
In tutto il Paese, la Caritas opera nel sociale attraverso 88 progetti, che stanno trasformando la vita di migliaia di bisognosi. P. Theotonius P. Rebeiro, vice presidente dell’associazione, ha detto agli operatori: “Avete reso possibile raggiungere il quarto obiettivo di Sviluppo sostenibile, cioè l’istruzione di qualità”.
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