Bangladesh, incoraggiare la vita religiosa grazie al confronto fra i giovani
Dhaka (AsiaNews) - Incoraggiare la vita religiosa di giovani preti e suore del Bangladesh attraverso l’esempio dei sacerdoti anziani per migliorare la loro vocazione. È questo il senso del seminario che si è svolto al Bcr Centre di Savar (nel distretto di Dhaka) dal 10 al 12 luglio. Alla tre giorni di lavoro hanno partecipato 63 giovani religiosi provenienti da tutto il Paese. “Il seminario mi ha incoraggiata a condurre la mia vita consacrata in modo più attivo”, rivela ad AsiaNews una giovane suora, che riferisce anche di aver imparato molto sulla vita apostolica, comunitaria e spirituale. “Dovremmo partecipare ogni anno a questo tipo di seminari. In questo modo guadagneremo nuova energia per il nostro lavoro”.
L’evento è stato organizzato dal Sotto-comitato dei giovani religiosi della Conferenza dei religiosi del Bangladesh (Bcr). P. Kajol Costa, della Congregazione della Santa Croce e organizzatore del seminario, riferisce che l’obiettivo era permettere ai giovani di rinnovare la propria scelta di vita. “Oggi il personale religioso - riferisce - affronta molte sfide. Noi operiamo nelle scuole, nei college e nei centri medici, dove la maggior parte delle persone è di fede diversa. Affrontiamo tanti problemi. Questo seminario aiuta a far capire ai partecipanti come superare le sfide attraverso gli insegnamenti della Chiesa cattolica”.
Fondata nel 1978, la Conferenza dei religiosi del Bangladesh si pone lo scopo di aumentare i contatti tra le varie congregazioni presenti nel Paese e promuovere lo studio delle questioni di maggior interesse. Coordina anche le attività dei gruppi a livello diocesano e nazionale.
P. Costa aggiunge: “Alcuni religiosi anziani hanno condiviso le proprie esperienze di vita con i giovani partecipanti. In questo modo la loro esperienza può essere di insegnamento e guida”. “I partecipanti hanno appreso una vasta conoscenza sulla vita religiosa, le sue domande e le sue sfide. Hanno avuto anche del tempo per rinnovare la scelta che hanno fatto ed erano molto contenti al termine delle lezioni”, conclude.