Bangladesh, i cristiani festeggiano la fine del Ramadan con i "fratelli musulmani"
Dhaka (AsiaNews) - "Giorno dopo giorno l'egoismo cresce nel mondo. Per questo, dobbiamo creare insieme una società armoniosa, in cui avere pace, unione, umiltà e apertura verso l'altro. Ogni religione ci conduce su questa strada. Buona festa di Eid al-Fitr ai nostri fratelli musulmani". Così mons. Bejoy Cruze omi, vescovo di Sylhet e presidente della Commissione episcopale per l'Unità cristiana e il dialogo interreligioso, esprime i suoi auguri alla comunità islamica in Bangladesh per la fine del Ramadan.
"Il Ramadan - sottolinea il presule - è un mese sacro durante il quale i musulmani passano il tempo digiunando in modo regolare, pregando, pagando la zakat e confessandosi. In questo momento, essi stringono un forte rapporto con Dio".
Tra cristianesimo e islam, spiega il vescovo, "ci sono delle somiglianze per quanto riguarda i concetti di fratellanza e amore. Entrambe le religioni credono in un unico Dio e che l'uomo sia la migliore creazione di Dio. Tutti gli esseri umani sono parenti di sangue e tutti siamo figli di Adamo ed Eva. Per questo siamo tutti fratelli e sorelle di un'unica famiglia".
Citando il profeta Maometto, mons. Cruze ha ricordato che "il migliore essere umano è colui che fa il bene dell'altro e il peggiore colui che ferisce l'altro".
In un comunicato ufficiale anche Promod Mankin, cattolico e ministro del Welfare sociale, ha fatto gli auguri alla comunità islamica del Paese: "Oggi una situazione inaccettabile sta accadendo in tutto il mondo. Penso ai conflitti che interessano Gaza, Iraq, Ucraina e altri Paesi. Centinaia di persone stanno morendo e questo ci addolora. Chiediamo di fermare le uccisioni e speriamo che questo Ramadan porti pace e fratellanza tra le persone".
04/05/2022 12:18