"Bandite" le società di spedizioni private
Ashgabat (AsiaNews/Agenzie) Da lunedì 11 aprile il governo del Turkmenistan ha sospeso la licenza alle società di spedizioni estere, quali la DHL e la FedEx, senza spiegarne le ragioni. Il portavoce del governo ha solo dichiarato che il servizio postale nazionale "Turkmenpochta rimane, ed è possibile usare il suo servizio espresso verso oltre 190 stati E' più economico e più sicuro."
Il Turkmenistan è uno degli stati meno liberi: i telefoni sono controllati, come pure l'uso di internet, e la TV e la radio offrono solo informazione statale. I corrieri internazionali erano molto usati dai diplomatici e per i rapporti commerciali, dato che il servizio postale nazionale è lento, poco affidabile e sottoposto a ogni controllo dei pubblici poteri.
Il presidente "a vita" Saparmurat Niyazov, che vuole essere chiamato "Turkmenbashi" (padre dei turcomanni), ha via via eliminato ogni rapporto tra il paese e il mondo. Ha chiuso i teatri, fatto adottare a scuola un proprio libro, il Ruhnama o "libro dell'anima", che paragona al Corano e alla Bibbia, fino ad esigere a scuola la recita quotidiana dell'atto di fedeltà al presidente. E' vietato ogni insegnamento religioso non autorizzato, anche privato. I detenuti per ragioni politiche o religiose sono sottoposti a torture. Il mufti supremo, Nasrullah ibn Ibadullah, fu deposto perché contrario al culto della personalità del presidente ed è detenuto da anni. Ha destato preoccupazione - e anche la condanna internazionale - la recente proposta del presidente di chiudere tutti gli ospedali, tranne quelli della capitale Ashgabat. Secondo fonti IRIN, già nel 2004 erano stati mandati via 15.000 operatori sanitari professionali sostituendoli con militari di leva. (PB)