31/03/2020, 11.23
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Banca mondiale: milioni di nuovi poveri per il coronavirus

Nello scenario peggiore, nell’Asia-Pacifico i poveri aumenteranno di 11 milioni: dovevano calare di 35 milioni in assenza del contagio, 25 milioni nella sola Cina. Alle condizioni attuali, la crescita nella regione rallenterà al 2,1%; si contrarrà dello 0,5% in caso di aggravamento della pandemia. Coordinare le azioni tra gli Stati e investire nella sanità per superare la crisi.

 

Hong Kong (AsiaNews) – La pandemia polmonare rischia di provocare milioni di nuovi poveri nell’Asia-Pacifico, lo ha rivelato ieri la Banca mondiale. Alle condizioni attuali, 24 milioni di persone in meno usciranno da una condizione di disagio economico nella regione. Nello scenario peggiore, con l’infezione che si aggrava, il numero dei poveri (coloro che guadagnano meno di 5,50 dollari al giorno) aumenterà di 11 milioni nel 2020. Le previsioni pre-coronavirus erano per un calo di 35 milioni: 25 milioni nella sola Cina.

La crisi epidemica sta spingendo i Paesi dell’area verso la recessione. Quest’anno, la crescita del Prodotto interno lordo in Asia orientale e nel Pacifico meridionale  rallenterà al 2,1%: nel 2019 ha segnato un +5,8%. Nell’ipotesi peggiore, il Pil regionale si contrarrà dello 0,5%.

La crescita economica della Cina, il perno della produzione manifatturiera mondiale, decelererà al 2,3% (nel 2019 è stata del 6,1%); allo 0,1% se gli effetti recessivi del Covid-19 non fossero mitigati in tempi rapidi.

Il blocco della produzione cinese a gennaio e febbraio, e il suo difficile riavvio in queste settimane, ha provocato un primo shock nella catena globale del valore, danneggiando le prospettive economiche dei Paesi asiatici. L’esplodere della crisi in Europa e negli Stati Uniti può avere contraccolpi peggiori: senza la domanda di beni dall’Occidente, i Paesi asiatici faticheranno a recuperare terreno.

Il turismo è tra i settori più colpiti. Paesi come la Thailandia e le isole del Pacifico meridionale avranno le ricadute peggiori. Nel comparto manifatturiero, Cambogia e Vietnam appaiono le economie maggiormente vulnerabili.

Per affrontare e superare la crisi economica incombente, la Banca mondiale suggerisce agli Stati dell’area di coordinare le loro politiche macroeconomiche. Dovranno essere fatti investimenti mirati nel settore sanitario, e assicurati fondi per le malattie retribuite. Famiglie e imprese devono poter accedere ai prestiti bancari con facilità e rapidità, in modo da favorire i consumi e la piena ripresa produttiva.

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