Bambini uccisi dalla corruzione nel Partito, più che dal terremoto
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Funzionari corrotti hanno sottratto oltre l’85% dei fondi destinati all’edilizia scolastica nel Sichuan, anche alle scuole crollate come “tofu” che hanno schiacciato oltre 9mila studenti e professori. E’ il risultato delle prime indagini dell’Ufficio nazionale di controllo, che ieri ha spiegato che in 46 contee, su 54 controllate, sono stati sottratti circa 115 milioni di yuan (11,5 milioni di euro) destinati alla manutenzione.
L’Ufficio aggiunge che simili “sottrazioni” non sono rare nell’edilizia scolastica nelle zone rurali e parla di 1,26 milioni di yuan di “fondi cassa” spesi per comprare auto ai funzionari. Solo l’1,8% dei fondi stanziati (918 milioni di yuan, solo 92 milioni di euro) sono stati con certezza utilizzati per la manutenzione degli edifici.
Anche se i fondi per l’istruzione sono stati portati dal governo da 53,6 miliardi a 156 miliardi di yuan negli ultimi 3 anni, il rapporto dice che in 29 delle 54 contee i funzionari hanno sottratto ai lavori commissionati almeno 300 milioni di yuan, costringendo le ditte costruttrici a operare con appena il 55% del budget previsto.
Il sisma del 12 maggio ha fatto crollare oltre 7mila classi, mentre in molti casi gli edifici circostanti sono rimasti in piedi. I genitori degli studenti hanno subito denunciato la cattiva costruzione delle scuole e chiesto indagini. Le autorità locali hanno cercato di impedirle, mentre Pechino ha promesso massima severità.
Li Shuisha, ricercatore dell’Istituto nazionale cinese per le ricerche sull’istruzione, spiega al South China Morning Post che “le scuole rurali, sia primarie che superiori, non hanno potere decisionale” e che “le loro casse sono spesso vuote perché i fondi sono presi da autorità regionali”. Le ditte costruttrici sono pagate poco e debbono limitare i costi: risparmiano anche sui materiali.