Autorità thai: La Cina ci ha chiesto di espellere l’attivista Joshua Wong
Lo studente fra i protagonisti di Occupy Central è stato detenuto per 12 ore e poi rimandato a Hong Kong. In Thailandia si ricordano i 40 anni dal massacro di studenti ad opera delle forze dell’ordine thai. Timori per il boicottaggio del governo. Il giovane sta preparando un video pre-registrato e una video-conferenza via internet.
Hong Kong (AsiaNews) – Joshua Wong Chi-fung, l’attivista pro-democrazia di Occupy Central è stato espulso dalla Thailandia “su richiesta della Cina”. Lo hanno confermato autorità thai. Da parte sua, il governo di Pechino afferma di “rispettare l’esercizio del controllo dell’immigrazione da parte della Thailandia”.
Il giovane 19enne, fra i protagonisti dei sit-in del 2014 e del cosiddetto movimento degli ombrelli, era stato invitato da un altro studente attivista, Netiwit Chotipatpaisal, per parlare all’università Chulalongkorn in occasione dei 40 anni dal massacro di studenti ad opera delle forse dell’ordine thai dell’epoca.
Raccontando la sua avventura a una radio di Hong Kong stamane, Wong ha detto: ““Che io sia una minaccia alla pubblica sicurezza dipende dal Paese, ma quando mi hanno detto che io lo ero perché ero ricercato da un’altra nazione [la Cina-ndr], sono rimasto scoccato”.
L’attivista si è domandato anche come mai una “lista nera” della pubblica sicurezza di Hong Kong viene utilizzata da un altro Paese.
Wong ha assicurato che l’evento in Thailandia andrà avanti anche senza di lui e che egli potrà parteciparvi con una video conferenza questa sera. Gli studenti thai hanno domandato che lui invii un video pre-registrato “perché temono che la connessione internet dell’università venga interrotta” per boicottare l’incontro.
Wong ha raccontato di essere stato fermato da 20 poliziotti mentre si trovava sul ponte che collega l’aereo all’aeroporto di Bangkok. Dopo aver verificato la sua identità, gli hanno confiscato il passaporto e lo hanno detenuto in una cella per 12 ore.
L’influenza o la paura della Cina si fa sentire anche a Macao. Ieri tre attivisti di Hong Kong sono stati rimandati indietro. Si tratta di Fred Lam-fai, che avrebbe dovuto fare una conferenza n una scuola dell’ex colonia portoghese; di Roddy Shaw Kwok-wah e del regista Lo Chun-yip. Tutti e tre hanno ricevuto un foglio di via perché “costituivano un rischio alla stabilità e alla sicurezza interna”.
03/08/2021 12:46