Aumenta la cooperazione tra Delhi e Colombo
Nei giorni scorsi il ministro degli Esteri indiano si è recato in visita in Sri Lanka. Firmati diversi memorandum d'intesa. L'opposizione critica i patti sulla difesa, sui quali né India né Sri Lanka avevano dato conferme.
Colombo (Asia News) - Lo Sri Lanka e l’India si sono accordati per un pacchetto di sei memorandum d’intesa (MoU). I trattati sono stati siglati il 28 marzo durante un incontro tra il ministro degli Affari esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar e il suo omologo srilankese Gamini Lakshman Peiris.
Gli accordi riguardano diversi settori: identità digitale, cooperazione per lo sviluppo dei porti srilankesi e l’istituzione di un centro di coordinamento per il soccorso marittimo. Colombo e Delhi collaboreranno anche in progetti di diversificazione dell’energia in tre isole nei pressi di Jaffna; nel distretto di Galle verranno costruiti moderni laboratori informatici; ed è stata siglata una partnership anche tra due istituti di formazione diplomatica, il Sushma Swaraj Institute of Foreign Service e il Bandaranaike International Diplomatic Training Institute.
Insieme al ministro Jaishankar, altri cinque membri del ministero indiano degli Esteri si sono recati in visita a Colombo per una discussione sugli impegni dell'organizzazione regionale Bimstec (Bay of Bengal Initiative for Multi-Sectoral Technical and Economic Cooperation), che comprende sette Stati membri che si affacciano sul Golfo di Bengala.
Jaishankar, dopo aver trasmesso i saluti del primo ministro Narendra Modi, ha assicurato il continuo sostegno dell'India al processo di ripresa economica dello Sri Lanka, e il presidente Gotabaya Rajapaksa ha ringraziato il governo indiano per l'assistenza finanziaria (che ammonta a quasi 2,5 miliardi di dollari) elargita alla nazione insulare nell’ultimo anno.
Le due parti hanno concordato di approfondire non solo i legami economici e commerciali, ma anche la cooperazione in ambito della difesa e dell'energia. Un ulteriore accordo ha riguardato la promozione dei legami buddhisti tra i due Paesi, ha poi fatto sapere l’ambasciata indiana a Colombo.
Jaishankar ha incontrato il primo ministro Mahinda Rajapaksa e il ministro delle finanze Basil Rajapaksa, il quale ha sottolineato l'importanza di un impegno economico più profondo in un momento in cui l'impatto del Covid-19 si fa ancora molto sentire, e ha ribadito che la partnership bilaterale tra Colombo e New Delhi è radicata nell'approccio “Neighbourhood First” e in quella che viene chiamata “dottrina Sagar” (Security And Growth for All in the Region).
Il politico all’opposizione Haren Fernando ha avvertito sulla possibilità che con gli aiuti indiani venga realizzato un database con i dati biometrici dei cittadini srilankesi. Il deputato del partito Samagi Jana Balavegaya ha inoltre espresso preoccupazione riguardo la firma di due accordi di difesa siglati il 16 marzo, la cui conferma è però arrivata solo ieri: "Lo Sri Lanka corre il rischio di essere coinvolto in una guerra regionale a causa di questi accordi poiché l'India avrà l'opportunità di controllare le acque e i cieli dello Sri Lanka, mentre la Cina controlla il porto di Hambantota", ha detto Fernando al Parlamento.
Una nota del ministero della Difesa dello Sri Lanka ha chiarito che i “patti di sicurezza marittima firmati con il governo indiano non comporteranno né un ostacolo né una minaccia per la sicurezza nazionale dello Sri Lanka, come interpretato erroneamente da diversi media cartacei e online".
In base agli accordi l’India fornirà gratuitamente un aereo da ricognizione Dornier e un bacino galleggiante, ritenuti necessari, dal governo srilankese, per le operazioni di ricerca e salvataggio in mare e per la riparazione delle imbarcazioni.
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