Attacco hacker di Pyongyang alla Pfizer: vaccino anti-Covid nel mirino
Creata una nuova unità informatica per trafugare i segreti delle compagnie farmaceutiche occidentali. Allarme già lanciato dal Parlamento del Sud. Intelligence di Seoul: attacchi cibernetici dal Nord cresciuti del 32%. Kim Jong-un interessato solo ai farmaci Usa ed europei.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Una nuova unità nordcoreana per la pirateria online ha violato di recente il sistema informatico della Pfizer: lo scopo era di rubare segreti legati allo sviluppo del vaccino contro il Covid-19. Lo rivela oggi Daily NK sulla base di informazioni ottenute da un fonte di alto livello del regime di Kim Jong-un.
La notizia conferma quanto dichiarato il 16 febbraio da Ha Tae-kyung, membro della commissione Intelligence del Parlamento sudcoreano, dopo aver assistito a un’informativa dei servizi segreti. Ma mentre il parlamentare di Seoul ha fatto diretto riferimento a un attacco hacker di Pyongyang alla Pfizer, gli 007 del Sud hanno precisato poi di aver fornito solo un quadro generale della situazione. Essi hanno rilevato che gli attacchi hacker nordcoreani sono cresciuti del 32% rispetto a un anno fa, inclusi quelli per trafugare dati sui vaccini anti-coronavirus, ma non hanno citato una specifica azienda farmaceutica fra le vittime del Nord.
Secondo la fonte nordcoreana contattata da Daily NK, non è chiaro cosa l’Unita 325 di Pyongyang sia riuscita a prendere dai computer della Pfizer, che ha creato un vaccino anti-coronavirus insieme alla tedesca BioNtech. Per immunizzare la popolazione, Kim è interessato ai farmaci europei e statunitensi, più che a quelli cinesi e russi.
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