Attacchi al cristianesimo, al papa e a Madre Teresa al Khumbh indù
Bhopal (AsiaNews) – Con attacchi al papa e a Madre Teresa, assume connotati sempre più intolleranti, in senso anticristiano e antimusulmano, il Narmada Samajik Kumbh, un raduno di due milioni di persone nel Madhya Pradesh, che terminerà il 12 febbraio. Il raduno, voluto da un gruppo di associazioni che comprende militanti indù armati, ha spinto le minoranze cristiane e religiose a chiedere la protezione del governo per timori di scontri o violenze. Le previsioni della vigilia sono state confermate. (09/02/2011 Timori di violenze al raduno di 2 milioni di estremisti indù in Madhya Pradesh).
Padre Anand Muttungal portavoce della Chiesa cattolica del Madhya Pradesh ha detto ad AsiaNews che “ieri sera alcuni dei nostri sono andati al Kumbh e sono rimasti sbalorditi nel vedere una fila di poster che denigravano il cristianesimo. Molti poster irridevano anche le opere di carità compiute da Madre Teresa. Erano moltissimi i poster, e affermavano cose malvagie sul nostro lavoro di missione, accusandoci di fare attività di conversione e di fare opera di adescamento alla conversione. E anche il nobile lavoro di Madre Teresa fra i più poveri dei poveri era illustrato in una luce falsa. Abbia immediatamente protestato con gli organizzatori, e un membro del comitato organizzativo (che vuole l’anonimato) ci ha assicurato che si occuperà del problema immediatamente. Ci sono anche poster anti-islamici”. In precedenza padre Anand Muttungal aveva incontrato il primo Ministro del Madhya Pradesh Shivraj Singh Chouhan e aveva chiesto garanzie per la sicurezza della comunità.
Padre George Thomas, che ha la responsabilità della missione di Mandala ha dichiarato ad Asianews: “Ieri sera, verso le 22.30, sono andato al Kumbh e c’era una predica in corso. Il predicatore stava attaccando la Bibbia. Citava dei passaggi dal libro del Genesi e diceva alla gente che il libro non era accurato, e pieno di falsità. Poi ha continuato attaccando il papa, dicendo che aveva commesso un errore scomunicando Galileo, e dovrebbe chiedere perdono per questo e altri errori che ha commesso”.
Il timore è che questa attiva propaganda estremista possa avere conseguenze sulla vita dei cristiani subito dopo la chiusura del colossale raduno; anche se, come sottolineano i vescovi, gli estremisti indù sono una minoranza rispetto all'insieme dei fedeli, ma sono molto aggressivi.