Atambaiev, l’“altro Putin”, è il nuovo presidente del Kirgizistan
di Nina Achmatova
Il premier socialdemocratico ha vinto le prime elezioni, dopo le rivolte e le violenze dell’anno scorso. Con lui il Paese si avvicina a Mosca, a sfavore degli Usa.
Bishkek (AsiaNews/Agenzie) – Le prime elezioni presidenziali dalla rivoluzione che ha cacciato lo scorso anno l'allora presidente Kurmanbek Bakiev, hanno eletto nuovo capo di Stato del Kirgizistan il premier Almazbek Atambaiev. I risultati delle elezioni non sono definitive ma con il numero di seggi scrutinati è dato per vincitore. Chiamato in patria “l’altro Putin”, con Atambaiev si attende un avvicinamento del Paese alla Russia, a sfavore degli Usa, entrambe con interessi militari sul posto.
Cinquantacinque anni, il primo ministro socialdemocratico ha sbaragliato gli avversari al primo turno, conquistando circa il 63% delle preferenze sul 95% dei seggi scrutinati. L’annuncio è arrivato dal presidente della commissione elettorale dell'ex repubblica sovietica dell'Asia centrale, Touigounaly Abdraimov.
Politico d'esperienza che, prima di unirsi alla rivolta contro Bakiev, ne è stato primo ministro e ha cercato di spingerlo a fare riforme, Atambaiev ha un'immagine di dirigente pragmatico e amante della stabilità. La sua candidatura era appoggiata dal presidente uscente, Roza Otunbayeva, la donna che ha guidato il Kyrgyzistan al sistema parlamentare, unico esempio nel suo genere in Asia centrale.
Per Atambaiev ha votato anche la minoranza uzbeka del Sud, convinta che la sua leadership possa prevenire il ripetersi delle violenze del 2010. Allora, dal 10 al 14 giugno, scontri tra le comunità kirghiza e uzbeka nelle zone di Osh e Jalal-Abad provocarono almeno 470 morti e centinaia di migliaia di sfollati, tre mesi dopo che la sollevazione popolare aveva defenestrato Bakiev. Secondo osservatori locali, il 74% delle vittime è stato uzbeko e il 25% kirghizo.
Atambaiev, l’“altro Putin”
Il Kyrgyzstan gioca un ruolo strategico nello scacchiere centro-asiatico tanto da ospitare sia una base americana che una russa. Ma con il nuovo presidente l’influenza del Cremlino potrebbe aumentare.
Atambaiev è strettamente legato al premier russo e probabile prossimo presidente Vladimir Putin. Da lui si è recato in visita più volte, costruendo forti legami con Mosca. In passato ha ammonito gli Usa che la licenza per la loro base aerea potrebbe non essere rinnovata dopo la scadenza prevista nel 2014 mentre da poco Bishkek ha firmato un accordo di libero scambio tra le nazioni dell'ex spazio sovietico, sotto l’egida russa. Il suo governo ha persino dedicato un monte, il Tien Shan, a Vladimir Putin.
Il nuovo presidente kirgizo entrerà in carica all’inizio del 2012 con un mandato di sei anni e nominerà il ministro della Difesa e il capo della sicurezza nazionale.
Cinquantacinque anni, il primo ministro socialdemocratico ha sbaragliato gli avversari al primo turno, conquistando circa il 63% delle preferenze sul 95% dei seggi scrutinati. L’annuncio è arrivato dal presidente della commissione elettorale dell'ex repubblica sovietica dell'Asia centrale, Touigounaly Abdraimov.
Politico d'esperienza che, prima di unirsi alla rivolta contro Bakiev, ne è stato primo ministro e ha cercato di spingerlo a fare riforme, Atambaiev ha un'immagine di dirigente pragmatico e amante della stabilità. La sua candidatura era appoggiata dal presidente uscente, Roza Otunbayeva, la donna che ha guidato il Kyrgyzistan al sistema parlamentare, unico esempio nel suo genere in Asia centrale.
Per Atambaiev ha votato anche la minoranza uzbeka del Sud, convinta che la sua leadership possa prevenire il ripetersi delle violenze del 2010. Allora, dal 10 al 14 giugno, scontri tra le comunità kirghiza e uzbeka nelle zone di Osh e Jalal-Abad provocarono almeno 470 morti e centinaia di migliaia di sfollati, tre mesi dopo che la sollevazione popolare aveva defenestrato Bakiev. Secondo osservatori locali, il 74% delle vittime è stato uzbeko e il 25% kirghizo.
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Atambaiev è strettamente legato al premier russo e probabile prossimo presidente Vladimir Putin. Da lui si è recato in visita più volte, costruendo forti legami con Mosca. In passato ha ammonito gli Usa che la licenza per la loro base aerea potrebbe non essere rinnovata dopo la scadenza prevista nel 2014 mentre da poco Bishkek ha firmato un accordo di libero scambio tra le nazioni dell'ex spazio sovietico, sotto l’egida russa. Il suo governo ha persino dedicato un monte, il Tien Shan, a Vladimir Putin.
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