Arrestato l’ex-ministro Mikhail Men, figlio di padre Aleksandr Men
È commissario della Corte dei Conti, ex-ministro per l’edilizia ed ex-governatore della regione di Ivanovo. È accusato di aver sottratto 700 milioni di rubli (circa 7,5 milioni di euro). È fautore di diverse iniziative di stampo liberale. Suo padre è stato uno dei grandi protagonisti dell’uscita della Russia dal comunismo, assassinato nel 1990.
Mosca (AsiaNews) - Ieri 18 novembre è stato arrestato a Mosca il commissario della Corte dei Conti di Russia Mikhail Men, ex-ministro per l’edilizia ed ex-governatore della regione di Ivanovo, figlio del protoierej Aleksandr Men, “padre spirituale” del dissenso sovietico, assassinato nel 1990. Il procuratore generale Igor Krasnov accusa Mikhail Men di aver sottratto 700 milioni di rubli (circa 7,5 milioni di euro) dal bilancio della regione di Ivanovo, da lui guidata tra il 2005 e il 2013. Secondo Krasnov, ci sono “sufficienti prove” della partecipazione di Men alla sparizione dei soldi, che sarebbe avvenuta nel 2011. Mikhail Men è attualmente agli arresti domiciliari.
In seduta plenaria, il Consiglio della Federazione (il Senato russo) ha dato il suo consenso alla misura di prevenzione, sollevando Men dall’immunità di cui gode come alto rappresentante delle istituzioni statali russe. Come governatore, Men aveva il diritto di concludere a nome della regione vari accordi di finanziamento del bilancio, parte dei quali avrebbe girato a una compagnia finanziaria senza ottenere il permesso del ministero delle Finanze. Avrebbe così favorito il gruppo Prodo, inviando i fondi alla compagnia Ivanovskij Broiler, da cui poi i fondi sarebbero scomparsi.
Mikhail Men ha reagito con stupore alle accuse, dichiarando che si tratta di “una sciocchezza di cui sento parlare per la prima volta, non sono al corrente di questo affare, vedrò di fare chiarezza”. Men è commissario della Corte dei Conti dal 2018, ed è stata avviata anche un’indagine interna della Corte. Il successore di Men alla carica di governatore di Ivanovo, Pavel Konkov, era stato arrestato lo scorso anno a sua volta per sottrazione di fondi, e le indagini sono ancora in corso.
Mikhail Men è un politico e un uomo pubblico molto popolare in Russia. Egli ha cercato di realizzare nella società diverse iniziative di stampo liberale, ispirandosi agli insegnamenti del padre, il protoierej Aleksandr Men. Questi è stato uno dei grandi protagonisti dell’uscita della Russia dal comunismo, con la sua attività di scrittore, predicatore e conferenziere alla fine degli anni ‘80, ma aveva sostenuto anche iniziative politiche prima ancora della caduta del Muro, per indirizzare la Russia verso la democrazia e il rispetto dei diritti umani. Il suo assassinio del 1990 è rimasto misterioso, certo addebitabile a chi voleva fermare la sua influenza sulla vita della Chiesa ortodossa e della società russa, e oggi certamente non apprezza le iniziative politiche e sociali del figlio Mikhail.
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