Arrestato giovane saudita che ha lanciato la campagna "liberi abbracci" nel suo Paese
Riyadh (AsiaNews/Agenzie) - Ha cercato di portare in Arabia Saudita la campagna "liberi abbracci" e la muttawa, la polizia religiosa, lo ha arrestato per "indulgere in pratiche che offendono la cultura locale e l'ordine pubblico". E' quanto accaduto a un giovane saudita, Bandr al-Swed, che il 19 novembre ha postato su YouTube un video che lo ritrae (nella foto) sulla King Mohammed Abdel Aziz street, una delle vie dello shopping della capitale con il cartello tipico della campagna per i "liberi abbracci".
Il giovane ha spiegato di aver voluto portare nel suo Paese la proposta di un movimento che mira a "rallegrare" la vita delle persone offrendo di abbracciare uno sconosciuto. "L'idea - ha detto - mi è piaciuta e ho voluto portare gioia anche in Arabia Saudita".
Il video, della durata di tre minuti, è diventato rapidamente virale, raggiungendo quasi un milione di visualizzazioni. Contrastanti, invece, le reazioni sui social media. Su Twitter c'è chi ha definito la proposta di Bandr al-Swed "una bella idea" che "può far sorridere", ma anche chi ha definito il giovane "un uomo che soffre di problemi psicologici" e chi lo ha accusato di imitare l'Occidente, dimenticando la propria identità saudita.
Idea, quest'ultima, evidentemente condivisa dalla polizia religiosa, ufficialmente la Commissione per la promozione della virtù e la repressione del vizio, che avrebbe arrestato anche un altro giovane, anch'egli sorpreso a offrire "liberi abbracci" ai passanti.