Arcivescovo di Raipur: Sciopero delle scuole cattoliche contro lo stupro della suora
Mumbai (AsiaNews) – Tutte le istituzioni educative cristiane dello stato di Chhattishìgarh “rimarranno chiuse oggi (1 luglio) in segno di protesta simbolica contro lo stupro della suora, per sensibilizzare sulla sicurezza delle donne nel Paese”. Con queste parole mons. Victor Henry Thakur, arcivescovo di Raipur, ha indetto oggi uno sciopero simbolico, in riferimento alle violenze subite da una suora cattolica nella notte tra il 19 e il 20 giugno scorsi, quando due uomini l’hanno drogata e legata, per poi abusare di lei.
Alla dimostrazione partecipano circa 30 istituti educativi gestiti dalla Church of North India (Cni) e molte altre istituzioni private dello stato del Chhattisgarh. “La nostra – spiega il presule – è una chiusura simbolica e di protesta, per esprimere il nostro dolore e la nostra afflizione per quello che è successo, che non è un problema di importanza minore”. “Questo è un problema – spiega l’arcivescovo – che colpisce la società civile, e noi siamo incoraggiati dal sostegno e dalla solidarietà che la Chiesa cattolica sta ricevendo da parte di tutte le Chiese ecumeniche e anche dalla società secolare”.
Secondo mons. Thakur, “la società civile è sconvolta e indignata per la violenza subita dalla suora e anche se le autorità stanno cercando di catturare i colpevoli, la gente non è soddisfatta dalla lentezza delle indagini e desidera che sia fatta giustizia in tempi brevi”. “Circa 30 diverse organizzazioni della società civile e vari gruppi per i diritti delle donne – afferma il presule – stanno lavorando insieme perché, come dicono loro, non si tratta di un problema solo della Chiesa, ma che riguarda le donne e l’umanità intera. Questi gruppi sono infaticabili nel fare pressioni al governo per avere indagini serie e affinché i colpevoli siano presi”.
“Ho incontrato la suora – racconta mons. Thakur – e ho visto che la sua fede è incrollabile. Anche se ha subito un trauma la sua dedizione e il suo impegno nella missione è risoluto. È piena di coraggio. La sorella è impaziente che i colpevoli vengano portati di fronte alla giustizia, perché sia dato un forte segnale ai responsabili di questi efferati crimini contro le donne, e continuerà nel servizio disinteressato per la dignità e l’uguaglianza delle donne e delle ragazze”.
24/02/2020 10:55