Arcivescovo di Hyderabad: riti di riparazione per la chiesa distrutta dai fondamentalisti
L’arcidiocesi definisce un programma di attività spirituali. Al termine, il 9 giugno, un rito di purificazione del luogo vandalizzato. Mons. Bala: “Abbiamo saputo dai funzionari incaricati che sono stati alcuni fondamentalisti religiosi ed elementi anti-sociali ad istigare la folla”.
Secunderabad (AsiaNews) – “Chiedo a tutti i sacerdoti, religiosi e fedeli di partecipare alle attività spirituali organizzate dall’arcidiocesi per riparare alla dissacrazione” della chiesa di Nostra Signora di Fatima a Keesara, nel distretto di Medchal (Telangana). È l’invito rivolto da mons. Thumma Bala, arcivescovo di Hyderabad, a tutti i cattolici locali, uomini e donne di fede, per rispondere con la preghiera al gesto vandalico di “circa 100 persone, istigate da alcuni fondamentalisti religiosi ed elementi anti-sociali”.
L’arcidiocesi ha diffuso due circolari sul “grave incidente” avvenuto domenica 21 maggio, ad appena pochi giorni dall’inaugurazione del luogo di culto cristiano. Nella seconda si delineano i prossimi appuntamenti, con l’impegno, richiesto a tutti i parroci della diocesi, di divulgare “quanto più possibile” le iniziative. Domani,30 maggio, al St. Mary High School di Secunderabad si svolgerà un’adorazione eucaristica, seguita dalla messa presieduta dall’arcivescovo. Il 2 giugno si terranno due ore di adorazione eucaristica in tutte le parrocchie della diocesi. Il giorno successivo sarà la volta della recita del Rosario. Il 9 giugno tutti i cattolici – clero, religiosi e laici – sono chiamati ad osservare un giorno di digiuno e preghiera. Infine lo stesso giorno un gruppo di cattolici si recherà nella sala della chiesa distrutta per celebrare un rituale di purificazione.
Nel primo documento si ricostruiscono le fasi dell’aggressione alla chiesa, situata sul terreno del cattolico U. George Reddy. In esso si legge che la Chiesa locale ha denunciato “lo spiacevole incidente” all’ispettore di polizia, cui ha “chiesto azioni severe contro i colpevoli”. Al ministro dell’Interno del Telangana, l’arcidiocesi ha anche “domandato protezione per le chiese e la comunità cattolica di minoranza”. Il ministro, aggiunge mons. Bala, “ci ha assicurato che farà piena giustizia e parlerà con le autorità competenti per i permessi relativi alla chiesa. Abbiamo saputo dai funzionari incaricati che sono stati alcuni fondamentalisti religiosi ed elementi anti-sociali ad istigare la folla. Tra le persone arrestate c’è anche qualcuno di loro”.
Nella circolare si sottolinea che la devastazione della chiesa è stato un atto deliberato, senza apparente motivo dato che essa sorge su un terreno privato. Mons. Bala scrive che Reddy “ha donato all’arcidiocesi un appezzamento di 500 iarde quadrate [457 mq], mentre la diocesi ne ha acquistate 700 iarde quadrate [640 mq], per un totale di 1.200 iarde quadrate [1.097 mq]”. In seguito l’uomo ha ottenuto il permesso di costruire una sala multifunzionale e “tre mesi fa il parroco di Moula-ali [a circa 15 km di distanza, di cui la chiesa di Fatima doveva essere una sotto-stazione, ndr] ha chiesto all’esattore delle tasse il permesso per edificare una chiesa, che è fase di approvazione”. “A tutti voi – conclude l’arcivescovo – auguro ogni bene, la benedizione speciale del Signore Risorto, la cura amorevole e la protezione materna della nostra Madre Benedetta, la Madonna di Fatima”.
(Ha collaborato Nirmala Carvalho)
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