Arcivescovo di Delhi: L’Avvento, attesa e testimonianza del Regno di Dio (Video)
Mons. Anil JT Couto diffonde un video-messaggio per i cattolici della sua diocesi. Egli invita ad attendere la venuta di Cristo. Perdonare “non solo sette volte, ma settanta volte sette”. Riconoscere il Signore “nel povero, nell’oppresso, nell’emarginato, nell’affamato, nel nudo, nel prigioniero”.
New Delhi (AsiaNews) – Il periodo dell’Avvento sia un tempo di “gioia, attesa della venuta del Cristo risorto e di testimonianza del Regno di Dio”. È l’invito di mons. Anil JT Couto, arcivescovo di Delhi, ai cattolici della sua diocesi. Nel video-messaggio diffuso la prima domenica d’Avvento, egli afferma: “Il periodo dell’Avvento è un momento di gioia. Gioia non solo perché ci prepariamo alla festa del Natale, ma soprattutto perché il periodo dell’Avvento ci ricorda la seconda venuta del Nostro Signore e salvatore Gesù Cristo”.
Secondo l’arcivescovo, “questa è l’essenza della nostra fede cristiana e della nostra speranza: l’attesa del ritorno del nostro Signore risorto, come giudice in cielo e in terra”. Fino a quel momento, continua, “Gesù ci invita a vivere nel modo in cui ci ha insegnato. Perciò la nostra vita cristiana è vivere il Vangelo seguendo nostro Signore Gesù Cristo: essere suoi testimoni su questa terra”.
Con riferimento alla situazione indiana, l’arcivescovo evidenzia: “Il Signore chiama tutti noi a mettersi al servizio l’un dell’altro, perdonare non solo sette volte, ma settanta volte sette. Il Signore ci invita a riconoscerlo nel povero, nell’oppresso, nell’emarginato, nell’affamato, nel nudo, nel prigioniero, negli estranei, in coloro che vivono ai margini delle strade, nei bisognosi”.
Infine lancia un appello: “Facciamo sì che questo periodo d’Avvento ci aiuti a concentrare sempre di più il nostro cuore sul nostro Signore Gesù Cristo, sul suo Vangelo. Affinchè possiamo diventare persone piene di gioia, con grande speranza, sempre attive nella missione di portare sulla terra il Regno di Dio, perché sappiamo che egli tornerà di nuovo”.