Arabia Saudita: uccisi sospetti militanti legati all'attentato alla raffineria
Lo scontro a fuoco è avvenuto alla periferia di Riyadh; secondo notizie non confermate i terroristi uccisi, almeno 5, sarebbero coinvolti nell'attacco di venerdì scorso all'impianto di Abqaiq.
Riyadh (AsiaNews/Agencies) Le forze di sicurezza saudite hanno ucciso alcuni sospetti militanti islamici durante uno scontro a fuoco stamane all'alba alla periferia di Riyadh. Secondo notizie non confermate ufficialmente le vittime sarebbero legate al fallito attentato di venerdì scorso ad una raffineria nell'est del Paese. La sparatoria è cominciata quando gli uomini della sicurezza hanno dato l'assalto alla villa dove i militanti erano nascosti, nel quartiere orientale di al-Hamra, dopo averla circondata. Lo rendono noto fonti interne alla sicurezza.
Secondo l'emittente al-Arabiya gli uccisi, almeno 5, sarebbero stati legati al fallito attentato contro il complesso petrolifero di Abqaiq. La notizia non è ancora stata confermata. Un sito web islamico ha indicato al-Qaeda come mandante dell'attacco dello scorso 24 febbraio.
Secondo la Tv con sede a Dubai, "gli scontri a Riyadh sono cessati e tutti i sospetti, barricati in una casa a est della capitale, sono stati uccisi". Sempre l'emittente araba rende noto che che, dopo scontri "con armi a fuco automatiche e granate" la polizia ha sequestrato dalla villa una grande quantità di armi.
L'impianto di Abqaiq è il più grande centro di pompaggio e raffinazione dell'Arabia Saudita orientale; da qui passano due terzi della produzione petrolifera nazionale.
Il 24 febbraio, le forze di sicurezza di Riyadh hanno ucciso alcuni kamikaze che a bordo di almeno due auto imbottite di esplosivo si avvicinavano a uno cancelli di ingresso dell'impianto.
Le vetture, con il logo della compagnia saudita Aramco, sono saltate in aria appena raggiunte dai proiettili e non ci sono state esplosioni all'interno della raffineria. Secondo fonti ufficiali, due guardie sono rimaste uccise e altre due ferite. Subito dopo lo sventato attentato, Riyadh ha assicurato che le esplosioni non hanno intaccato la produzione.
Secondo un sito internet, usato spesso dai militanti islamici, l'attentato al complesso di Abqaiq rientra nella campagna di al-Qaeda per cacciare gli "infedeli" dalla penisola araba.
La stessa al-Qaeda ha più volte minacciato di colpire gli impianti petroliferi del regno saudita, primo esportatore mondiale di greggio.