Ancora morti, ancora infetti. Wuhan allenta la morsa dell’isolamento e poi torna indietro
Ieri vi sono stati 150 morti e 409 nuovi infetti. Da oggi, non residenti di Wuhan senza sintomi da coronavirus, possono lasciare la città, isolata da quasi un mese. Ma dopo tre ore si lancia un nuovo ordine di chiusura totale. Il Guangdong abbassa il livello di allerta. Ma i dottori di Wuhan mettono in guardia: persone guarite possono essere portatori sani del virus.
Pechino (AsiaNews) – Le autorità sanitarie cinesi hanno comunicato stamane che nella giornata di ieri vi sono state altre 150 vittime del coronavirus e altri 409 nuovi infetti. Ad oggi il totale è di 2595 morti, compresi due a Hong Kong e uno a Taiwan. Il totale degli infetti è di 77262, compresi 74 ad Hong Kong, 10 a Macao e 28 a Taiwan. Fino ad ora vi sono 24757 guariti.
Tutte le morti di ieri sono avvenute in Hubei, epicentro dell’epidemia, meno una morte ad Hainan.
Le autorità di Wuhan, capitale dell’Hubei, hanno deciso di allentare le misure di isolamento vigenti dal 23 gennaio. Da oggi i non residenti che non presentano sintomi da coronavirus e che non hanno avuto contatti con persone infette, possono lasciare la città. Comunque, a causa del blocco imposto a tutte le vie di comunicazione, i trasporti sono ancora in situazione precaria. Ma dopo solo tre ore, un ordine è sopravvenuto per riaffermare l'isolamento della città, annullando le aperture che, a quanto pare, serano state prese senza il permesso delle autorità superiori.
Anche la provincia del Guangdong da oggi ha abbassato l’allerta dal livello 1 al livello 2. Il Guangdong è la seconda provincia maggiormente colpita, dopo l’Hubei, con 1345 casi di infezioni e sei morti. Le autorità sperano che la gente possa riprendere il lavoro e che si riducano i danni causati all’economia dalla chiusura delle fabbriche per quasi un mese.
In ogni caso, le autorità continuano a mettere in guardia gli abitanti, domandando loro di non partecipare a raduni non necessari. Da due giorni le autorità di Wuhan hanno deciso di mettere in quarantena per 14 giorni tutte le persone che appaiono guarite: alcune di loro infatti, hanno avuto una ricaduta. Alcuni dottori di Wuhan hanno espresso grave preoccupazione per aver scoperto che molti dei guariti possono essere portatori sani del virus.
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