Ancora arresti e denunce contro la “cricca di Shanghai”
Shanghai (AsiaNews/Agenzie) – Altre 20 persone sono state denunciate per lo scandalo delle pensioni di Shanghai, tra cui 11 funzionari governativi. Per 7 di loro ci sono indagini penali. Lo rivelano i media di ieri, mentre si diffondo voci incontrollabili sull’assenza del vice premier Huang Ju dalla vita pubblica.
Ieri Wu Guangyu, Procuratore capo di Shanghai, ha dichiarato al Congresso del popolo di Shanghai che ci sono indagini penali su sette persone coinvolte nello scandalo. La procura “lavora in stretto contatto” con la procura centrale e gli ispettori governativi, per fare piena luce sull’intera vicenda.
Già il 30 gennaio Han Zheng, sindaco di Shanghai e segretario ad interim del Partito comunista cittadino dopo le dimissioni di Chen Liangyu, aveva annunciato il coinvolgimento di 10 imprenditori e altre persone, precisando che molti hanno commesso gravi reati.
A settembre Chen era stato accusato di essersi appropriato, con la complicità di funzionari pubblici e imprenditori, di 3,45 miliardi di yuan destinati ai fondi pensione della città, utilizzati per acquisti immobiliari privati, per speculazioni, per prestiti a società come la Shanghai Feidian Investment Development Co Ltd controllata dall’imprenditore Zhang Rongkun, 16° uomo più ricco del Paese. E’ stata anche chiesta la restituzione della somma, mentre la gestione dei fondi sociali (pensioni, assicurazione medica e di disoccupazione) è stata affidata alla Banca commercio e industria di Cina.
Han ha anche confermato l’arresto per corruzione e illeciti fiscali dell’imprenditore Chau Ching-ngai, stretto collaboratore di Chen. Era già stato arrestato per avere alterato i prezzi delle azioni e falsificato i registri di società del Nongkai Development Group e poi rilasciato otto mesi fa.
Sono stati indicati come sottoposti a indagini penali Wang Guoxiong ex presidente della Shanghai Industrial Investment Group, nonché l’ex direttore finanziario Li Yizeng; Han Fanghe, ex direttore generale della Huaan Fund Management; Wu Hongmei, già vice direttore della statale Commissione per la supervisione e l’amministrazione delle risorse; Cheng Yanmin e Xu Wi, già dirigenti della Shanghai Electric Group, e Zhu Wenjin, ex direttore della Shanghai Housing and Land Administration.
Secondo analisti la pubblicazione di queste notizie sui media nazionali implica un salto di qualità nella volontà di colpire la c.d. “cricca di Shanghai”, fedele all’ex presidente cinese Jiang Zemin.
Intanto crescono le voci per l’assenza dagli impegni pubblici del vice premier Huang Ju, uno dei nove membri del Comitato permanente del Politburo e responsabile per il settore finanziario, da sempre collaboratore di Jiang. Huang risulta assente dagli impegni pubblici da giorni e non è stato presente all’importante Conferenza centrale per gli affari finanziari del 19 gennaio, sostituito dal premier Wen Jiabao. Si parla di gravi motivi di salute (da tempo si dice abbia un tumore al pancreas), ma alcuni analisti si chiedono se i problemi siano altri. Una settimana fa alcuni media hanno riportato che Wang Weigong, collaboratore di Huang, è stato mandato via e posto sotto inchiesta per sospetta corruzione. La notizia non ha conferme ufficiali, ma è comunque indicativa dello scontro in atto nel Partito tra il gruppo di Jiang e il presidente Hu Jintao.