Anche un sondaggista nel mirino della legge sulla sicurezza a Hong Kong
Prelevato da casa e sottoposto a una lunga perquisizione nei suoi uffici il prof. Robert Chung, presidente dell'Hong Kong Public Opinion Research Institute. Indagato per "favoreggiamento" del suo ex vice Chung Kim-wah, uno degli attivisti pro-democrazia (espatriati) contro cui è stato emesso un mandato di arresto. Autorità dicono di non voler colpire attività dell'istituto, ma hanno portato via server e casse di documenti.
Hong Kong (AsiaNews) - Dopo i giornali, le associazioni pro-democrazia e i sindacati ora anche un noto istituto di ricerca sociologica di Hong Kong finisce nel mirino dell’ossessione sulla “sicurezza nazionale”. Anche se (almeno ufficialmente) non per le attività della sua società ma “solo” per l’accusa di aver “fornito assistenza” a una persona ricercata. Questa mattina il prof. Robert Chung, presidente e amministratore delegato dell’Hong Kong Public Opinion Research Institute (HKPORI) è stato prelevato da casa sua e portato negli uffici della società dove le forze di sicurezza hanno condotto delle perquisizioni, al termine delle quali Chung è stato invitato a tornare alla stazione di polizia per accertamenti.
Intervenendo sulla vicenda il ministro della Sicurezza Chris Tang ha dichiarazione che il sondaggista è indagato per verificare “se lui o la sua organizzazione di ricerca abbiano fornito assistenza a una persona che si è data alla macchia”. Non è difficile immaginare che la persona di cui si parla - non espressamente citata da Tang - è l’ex vice-presidente dell’istituto Chung Kim-wah, già docente di scienze sociali presso il Politecnico di Hong Kong, oggetto il 24 dicembre scorso insieme ad altri cinque attivisti pro-democrazia che vivono all’estero di un mandato di arresto per propaganda on line in favore della secessione. In quell’occasione fu emessa anche una taglia da 1 milione di dollari di Hong Kong offerta a chi darà informazioni per catturarlo.
Il ministro Chris Tang ha difeso la perquisizione al Public Opinion Research Institute sostenendo che l’azione “non ha nulla a che fare con i sondaggi condotti dall’organizzazione”, aggiungendo che Chung “al momento non è stato arrestato”. Dalla sede dell’istituto di ricerca gli agenti delle forze di sicurezza hanno portato via diverse casse di materiali e alcuni server informatici.
Chung Kim-wah ha terminato la sua collaborazione con l’HKPORI nell’aprile 2022 e già all’indomani del mandato di arresto contro di lui il prof. Robert Chung aveva precisato che da allora i contatti erano stati minimi. “L’Hong Kong Public Opinion Research Institute opera entro i confini della legalità valutando attentamente tutte le implicazioni legali prima di ospitare eventi”, dicendosi certo che “non vi sono rischi per la sicurezza nazionale associati al suo lavoro”. Dal 2019 l’HKPORI si era costituito in forma indipendente, staccandosi dalla University of Hong Kong al cui interno dal 1991 operava con il nome di Public Opinion Programme. Ha sempre difeso la neutralità dei sondaggi di opinione e promosso attivamente la condivisione dei dati e la libertà di informazione.
In reazione alle misure di oggi Chung Kim-wah ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook in cui dichiara di non aver più parlato con Robert Chung da quando ha lasciato Hong Kong nell'aprile 2022, se non in un collegamento durante una conferenza stampa tenuta da HKPORI alla fine di quello stesso mese e per gli scambi di auguri in occasione delle festività.