Anche per la Corte dell’Altai i Testimoni di Geova sono "estremisti" da condannare
Sotto accusa alcune pubblicazioni che conterrebbero incitamenti allo scontro religioso. L’organizzazione si difende affermando che gli stessi testi sono distribuiti in 200 Paesi del mondo. La sentenza dell’Altai rispecchia la condanna già decretata dalla corte di Rostov a metà settembre. Processi con accuse analoghe sono in corso in altri tribunali russi.
Mosca (AsiaNews/Agenzie) - Il tribunale di Gorno-Altaisk condanna per estremismo religioso i testimoni di Geova che vivono nella Repubblica dell’Altai. È l’ennesima sentenza che colpisce l’organizzazione religiosa in Russia già ritenuta colpevole di diffondere pubblicazioni contenenti “materiale estremistico” dal tribunale di Rostov a metà settembre (vedi AsiaNews, 17/09/2009, “Il tribunale di Rostov mette al bando i Testimoni di Geova: estremisti religiosi”).
Il tribunale delle repubblica siberiana ha bandito 18 pubblicazioni dei Testimoni di Geova dell’Altai dopo averle sottoposte all’analisi di esperti che vi hanno rinvenuto incitamenti allo scontro religioso.
Il Centro amministrativo dei Testimoni di Geova, riconosciuto dal governo di Mosca, è già ricorso in appello presso il tribunale del Gorno-Altaisk, ma la situazione è molto delicata. La sentenza della corte fa seguito a una simile di Rostov e precede quelle di altre tribunali sparsi per la Federazione, dove sono in corso procedimenti analoghi.
L’accusa è sempre la stessa: pubblicazioni che incitano all’estremismo religioso. I testi incriminati sono gli stessi che il gruppo pubblica e distribuisce in Europa ed altri 200 Paesi, in 176 lingue diverse.
Per i Testimoni di Geova si tratta dell’ennesimo attacco discriminatorio da parte delle autorità giudiziarie delle repubbliche autonome russe. “Questo tipo di sentenze - affermano dal Centro amministrativo - portano a legalizzare azioni illegali contro cittadini pacifici che credono in Dio secondo la loro coscienza e i principi delle sacre scritture”.
Tra le minoranze religiose presenti sul territorio dell’ex Urss, i Testimoni di Geova sono fra quelle più vessate. Presenti con circa 200mila fedeli sparsi in tutta la federazione sono accusati di settarismo, “estremismo religioso”, “incitamento all’isolamento sociale” e a comportamenti che minano la vita civile del Paese.
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