Amore, fede e dedizione: lo Sri Lanka festeggia santa Teresa di Calcutta
La cerimonia è iniziata con una processione della statua della santa. La funzione è stata concelebrata dal nunzio apostolico e dall’ausiliare di Colombo. Nunzio: “Tre motivi dell’importanza di Madre Teresa”. Il ricordo di chi ha conosciuto la santa di Calcutta.
Colombo (AsiaNews) – Circa 1.500 fedeli hanno partecipato nella capitale dello Sri Lanka alla messa di ringraziamento per Madre Teresa, dichiarata santa lo scorso 4 settembre da papa Francesco. La funzione si è svolta l’11 settembre nella chiesa di san Giovanni Battista a Mutwall, un quartiere di Colombo, dove si trova anche la sede delle Missionarie della Carità. Proprio la loro struttura, “Shanthi Niwasa” (Casa della pace), al termine della messa è stata aperta al pubblico e ha ospitato una mostra dedicata alla santa di Calcutta.
La cerimonia di ringraziamento è iniziata con una breve processione durante la quale è stata trasportata una statua della Madre, in seguito posta nella chiesa. L’arcivescovo Pierre Nguyen Van Tot, nunzio apostolico dello Sri Lanka, ha celebrato la messa insieme a mons. Emmanuel Fernando, vescovo ausiliare di Colombo, e altri 15 sacerdoti.
La funzione è stata celebrata in tre lingue – tamil, inglese e singalese – e animata dal coro composto dai parrocchiani e dalle Missionarie.
I fedeli hanno offerto preghiere per i poveri, i malati, i pazienti abbandonati e accolti nelle case delle suore di Madre Teresa, e anche per il Santo Padre. Nell’omelia il nunzio apostolico ha ringraziato le Missionarie: “A nome di papa Francesco, ringrazio voi e i benefattori per il grande servizio che svolgete in favore dei poveri dello Sri Lanka”.
L’arcivescovo ha sottolineato tre motivi “per cui Madre Teresa è davvero importante per noi. Il primo, è perché ci ha insegnato a essere gentili con gli altri. Anche i leader mondiali si riferiscono a lei come ‘Angelo della gentilezza’. Lei ha servito in modo gratuito e oggi il suo lavoro è portato avanti dalle suore qui e in tante parti del mondo”.
Il secondo motivo è che “anche quando la Madre ha sperimentato il ‘silenzio di Dio, cioè il periodo in cui si sentiva abbandonata dal Signore e si interrogava sulla sua presenza, ha mantenuto salda la sua fede”. Terzo, è “il messaggio comune che ha diffuso nel mondo: lei non si curava dell’appartenenza religiosa delle persone, stendeva le sue mani misericordiose su ogni essere umano”.
Durante l’offertorio, Sr Johannes mc, la madre superiora, ha offerto due reliquie di Madre Teresa – delle ciocche di capelli – che poi hanno arricchito la mostra nella casa delle Missionarie.
A proposito della gentilezza di santa Teresa, essa è confermata dalle persone che l’hanno conosciuta di persona. Tra queste vi sono Joseph Bertram, di 67 anni, e Kingston Perera, 87, che raccontano ad AsiaNews la gioia “di lavorare insieme con lei. La sua gentilezza, santità e un amore traboccante riempivano tutti, a prescindere da chi fossero”.
Anche chi non ha conosciuto la Madre, come Maureen Dias e Dinushi Perera (madre e figlia), oggi ringrazia Dio “perché avere lei come santa è una grande benedizione per tutti noi”.
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