Americano ammette: il video della decapitazione è un falso
San Francisco (AsiaNews/Agenzie) Il video diffuso ieri, che mostrava un giovane americano decapitato in Iraq, è un falso.
Benjamin Vanderford di San Francisco ha dichiarato all'Associated Press di aver confezionato il video alcuni mesi fa, per farsi eleggere membro di un comitato cittadino.
Il video pretendeva essere stato fatto da militanti del gruppo di Abu Musab al-Zarqawi, legato ad al Qaeda. Esso era stato poi immesso in un sito islamico militante e diffuso ieri dalle televisioni arabe.
Nei mesi scorsi il gruppo di al Zarqawi aveva diffuso diversi video con decapitazione di ostaggi, ma il video in questione aveva fatto emergere dei dubbi.
Vanderford ha detto di aver girato il video a casa di un amico, usando vernice come sangue. Ha poi inframezzato il tutto con immagini di corpi mutilati tratti da un sito di Hamas e quindi trattato il tutto per diminuire la qualità delle immagini e rendere il filmato simile a quelli distribuiti in occasione di alcune decapitazioni.
Vanderford, che lavora in banca, ha detto di non essere pentito per quello che ha fatto. All'AP, che ha scoperto il falso, ha dichiarato: "Potrei essere considerato irrispettoso. Ma io penso che la gente, guardando il mio video capirà due cose: uno, come è facile falsificare questo tipo di video; secondo, come è facile ingannare i media facendo loro credere che i video sono reali".
Intanto, ieri, è stato diffuso un altro video che minaccia di decapitazione un altro autista turco, se la sua ditta non smette di lavorare in Iraq entro 48 ore.
In poche ore la compagnia turca ha diffuso una dichiarazione dicendo che si tirava fuori dall'Iraq.
Alcuni giorni fa, l'associazione degli autisti turchi, ha deciso di ritirarsi dall'Iraq, dopo l'esecuzione di un ostaggio turco, Murat Yuce. Un video diffuso dagli uomini di Zarqawi mostrava l'ostaggio che veniva ucciso con tre colpi di pistola al capo.