All’indomani della vittoria di Erdogan, sequestrato un settimanale che lo critica
Istanbul (AsiaNews/Agenzie) – All’indomani della vittoria elettorale e della “profonda preoccupazione” espressa da Washington per le “intimidazioni” contro media e giornalisti critici verso il governo, un tribunale di Istanbul ha ordinato il sequestro dell’ultimo numero della rivista Nokta, per una copertina con l’immagine del presidente e la scritta “Lunedì 2 novembre. L’inizio della guerra civile turca”.
E giornali locali riferiscono di 35 arresti compiuti stamattina di funzionari e poliziotti, ritenuti sostenitori di Fethullah Gulen, l'ex sostenitore del partito al potere, in esilio volontario negli Stati Uniti, accusato di aver complottato per rovesciare il governo e lo Stato laico.
Ieri, il portavoce Josh Earnest ha detto che la Casa Bianca era "profondamente preoccupato del fatto che i media e singoli giornalisti critici del governo sono stati oggetto di pressioni e intimidazioni durante la campagna elettorale".
Oggi la confisca di Nokta, accusata di “incitare crimini” e avvenuta meno di due mesi dopo che era stato ritirato per “insulti al presidente”. Al tempo stesso, il responsabile del periodico, Cevheri Güven, e il responsabile delle notizie, Murat Çapan, sono stati arrestati.
Il precedente sequestro della rivista era avvenuto il 14 settembre, per una copertina - accusata di "aver insultato il presidente turco" e di "propaganda terrorista" - che mostrava Erdoğan fare una selfie vicino la bara di un soldato ucciso. In quell’occasione, la polizia fece irruzione nella sede del periodico, Capan fu arrestato e messo il libertà vigilata.
04/11/2015