Alluvioni in Myanmar, almeno 85mila sfollati nel delta dell’Irrawaddy
Yangon (AsiaNews/Agenzie) - Sono almeno 85mila gli sfollati che hanno dovuto abbandonare le proprie case, a causa delle forti piogge monsoniche che si sono abbattute in questi giorni in diverse aree del Myanmar. La conferma arriva da fonti governative a Naypyidaw, secondo cui la zona più colpita si concentra lungo il delta del fiume Irrawaddy, dove nel 2008 sono morte circa 130mila persone a causa del passaggio del ciclone Nargis. Centinaia di migliaia di ettari di terreno e di campi di riso - stime ufficiose parlano di 250mila ettari - sono sommersi dalle acque; si tratta del peggior disastro naturale degli ultimi anni, in un periodo dell'anno in cui è anomalo il verificarsi di piogge monsoniche di questa portata.
Il presidente birmano Thein Sein ha già visitato le aree colpite dall'alluvione, anche se il blocco dei trasporti e i danni alla rete viaria rendono impossibile - al momento - delineare un quadro preciso del disastro. Tuttavia, l'attenzione del capo di Stato è (anche questo) indice del cambiamento nella leadership birmana, che in occasione del dramma causato dal ciclone Nargis - maggio 2008 - ha cercato di minimizzare a lungo la portata del problema, abbandonando le vittime al proprio destino prima di cedere alle pressioni internazionali.
Intanto il governo ha allestito oltre 200 centri di accoglienza, per ospitare quanti hanno dovuto abbandonare le proprie case. Secondo gli esperti, le inondazioni finiranno per colpire anche il raccolto del prossimo anno; il riso è un elemento chiave per l'economia birmana, in cima alla lista dei beni esportati e nutrimento base per la dieta della popolazione.
Al momento non vi sono conferme di vittime o feriti, anche se una stima precisa sarà possibile solo nei prossimi giorni. Fonti locali riferiscono che le forti piogge hanno danneggiato, oltre alle abitazioni private, diversi ponti, strade e linee ferroviarie.
08/02/2019 11:50