12/09/2024, 14.12
VIETNAM
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Alluvioni e frane per il tifone Yagi, quasi 200 morti in Vietnam

Anche gli altri Paesi del sud-est asiatico sono stati colpiti. Nella diocesi di Chang Rai, in Thailandia, le acque hanno sommerso la cattedrale fino all'altare, ha raccontato il vescovo. Telecomunicazioni e trasporti ancora interrotti in vaste aree della regione.

Hanoi (AsiaNews/Agenzie) - Il passaggio del tifone Yagi ha devastato alcune aree del sud-est asiatico, in particolare le regioni settentrionali del Vietnam, dove il bilancio delle vittime è salito a 197. Secondo l’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia, il tifone ha danneggiato più di 140mila case in 26 province del Paese. Il ministero dell’Agricoltura locale ha fatto sapere che 250mila ettari di raccolti e un numero enorme di capi di bestiame sono andati perduti.

Alcuni tratti di autostrada sono stati completamente allagati, fermando il traffico in entrata e in uscita dalla capitale, Hanoi. Mentre nel distretto di Bao Yen, provincia di Lao Cai una frana ha travolto il villaggio di Nu, seppellendo 37 case con 158 residenti. A causa dei trasporti interrotti, i soccorritori sono riusciti ad arrivare sul posto solo diverse ore dopo la frana. Anche nella provincia di Cao Bang i detriti hanno travolto un autobus, auto e motociclette in un ruscello. 

Ieri i fiumi di Hanoi hanno registrato i livelli più alti degli ultimi 20 anni e solo oggi hanno iniziato a scendere, hanno comunicato le autorità locali. Nel frattempo migliaia di persone sono state evacuate e in diverse aree del Paese è ancora interrotta la corrente elettrica. 

In Myanmar, le piogge hanno colpito soprattutto Naypyidaw, la capitale, gestita dall’esercito golpista birmano, che ha allestito campi pronti a ospitare fino a 70mila persone. Anche i trasporti tra altre due città amministrate dalla giunta militare, Yangon e Mandalay, sono stati interrotti per le inondazioni. 

La Commissione del fiume Mekong, l’ente internazionale che supervisiona il fiume, questa mattina ha emesso un’allerta per la città di Luang Prabang, sito Unesco in Laos.

Mentre in Thailandia si contano per il momento 9 vittime, di cui sei travolte da una frana nel distretto di Chiang Mai. Le autorità hanno sospeso tutti i voli per l'aeroporto di Chiang Rai, situato circa 145 km a nord-est di Chiang Mai. Anche il vescovo Joseph Vuthilert Haelom della diocesi di Chang Rai ha raccontato che la situazione è peggiorata negli ultimi giorni: "Il livello dell'acqua dell'alluvione è in continuo aumento da lunedì. La cattedrale è allagata fino all'altare. La residenza a due piani è inabitabile, persino al secondo piano. Ora non abbiamo più elettricità", ha raccontato a Licas News. Diversi residenti sono saliti sui tetti, alcuni sono rimasti bloccati. Alcuni parrocchiani, capitanati da p. Bancha Apichartvorakul, hanno distribuito cibo, acqua e beni di prima necessità. "Molti altri stanno ancora aspettando il nostro aiuto", ha detto il sacerdote.

Più a nord, il distretto di Mae Sai, al confine con il Myanmar, sta subendo le peggiori inondazioni degli ultimi 80 anni, ha comunicato in una nota Suttipong Juljarern, funzionario locale del ministero dell’Interno. L’esercito thailandese ha dispiegato imbarcazioni ed elicotteri per sostenere le operazioni di soccorso, mentre templi buddhisti e hotel hanno aperto le loro porte per ospitare circa 1.000 persone che hanno abbandonato le loro case.

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