Alluvioni e frane, oltre 300 vittime in India e in Pakistan
Srinagar (AsiaNews/Agenzie) - Più di 300 persone sono morte in India e in Pakistan per le frane e gli smottamenti causati dalle alluvioni di questi ultimi giorni. Le zone più colpite sono la valle del Kashmir per l'India e la provincia orientale del Punjab per il Pakistan. Narendra Modi, Primo ministro indiano, ha definito quanto accaduto "un disastro a livello nazionale", promettendo aiuti da parte del governo federale.
Al momento per l'India il bilancio è di 175 morti, con case, basi militari e ospedali di Srinagar - capitale del Jammu e Kashmir - completamente inondati a causa dell'esondazione del Jhelum, uno dei cinque fiumi della regione del Punjab, che tocca anche l'India. Nel vicino Pakistan più di 160 persone hanno perso la vita: secondo la Disaster Management Authority, le vittime potrebbero aver raggiunto le 181 unità. Anche le autorità di Islamabad parlano di "emergenza nazionale".
I soccorritori di entrambi i Paesi usano elicotteri e imbarcazioni per trarre in salvo le decine di migliaia di persone bloccate nelle loro case, per colpa delle acque che hanno sommerso molti villaggi. "Non potevamo uscire fuori - racconta un sopravvissuto - l'acqua scorreva troppo velocemente". Da ieri le piogge torrenziali si sono fermate, ma il fiume Jhelum non è ancora rientrato nei suoi argini.
In molte zone di Srinagar l'acqua ha raggiunto i quattro metri di altezza, sommergendo intere case. Secondo la popolazione del Kashmir è la peggiore alluvione abbattutasi sulla valle negli ultimi 60 anni.
Nel Kashmir indiano almeno 450 villaggi sono stati sommersi e altri 2mila colpiti dalle alluvioni. Scuole, università e uffici sono stati chiusi; la corrente elettrica e l'acqua potabile sono state razionate.
In Pakistan 103 persone sono morte nella provincia orientale del Punjab nel crollo di case, trascinate via dall'acqua o fulminate. Dal 4 settembre scorso, quando sono iniziate le piogge, più di 5mila persone sono state portate in salvo. Tre soldati hanno perso la vita nelle operazioni di recupero.