04/02/2014, 00.00
INDONESIA
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Alluvioni a Java: cattolici di Purwokerto in aiuto della comunità di Wadas Gumantung

di Mathias Hariyadi
La piccola realtà, 700 persone in tutto di cui 70 cattolici, è isolata a causa del crollo di un ponte. Le scorte di cibo stanno finendo, le attività sono interrotte e i bambini non possono andare a scuola. Caritas e diocesi hanno promosso una serie di iniziative, fra cui l’allestimento di un piccolo mercato e la distribuzione di corde e salvagenti per guadare il fiume in sicurezza.

Jakarta (AsiaNews) - Le pesanti alluvioni che hanno colpito diverse aree dello Java centrale nei giorni scorsi hanno causato l'isolamento di una piccola comunità composta da poco più di 700 persone, che vive da decenni in una zona rurale sulle pendici di Tugel Hill. L'ingrossamento del fiume e la pioggia abbondante hanno determinato il collasso dell'unico ponte (nella foto) in grado di collegare la comunità di Wadas Gumantung (nel sotto-distretto di Tonjong, reggenza di Brebes) col mondo "esterno". Ad aggravare la situazione, la continua estrazione di sabbia dagli argini del fiume per l'edilizia locale, che ha indebolito ancor più il già fragile ecosistema. Per questo la diocesi di Purwokerto e la Caritas indonesiana hanno promosso una serie di iniziative a favore di una popolazione "dimenticata" dal governo centrale e dalle autorità locali; peraltro al suo interno vi  anche una piccola rappresentanza - circa 70 persone in tutto - cattolica, appartenente alla comunità di San Giacomo, che prende il nome da una cappella dedicata al santo ed eretta nel 1997. 

L'intervento voluto con forza dai vertici della diocesi locale, con il contributo della Caritas e della Conferenza episcopale indonesiana, ha garantito una risposta rapida ed efficace ai bisogni della popolazione. Per superare l'ostacolo rappresentato dal fiume, infatti, i cattolici hanno fornito alcuni salvagenti e una corda lunga 200 metri, sufficiente per dragare il corso d'acqua in tutta sicurezza. A questo si aggiunge l'allestimento di un piccolo mercato di fortuna, all'interno del quale vengono venduti a prezzi calmierati riso e altri beni di prima necessità. 

Raggiunto da AsiaNews p. Stephanus Budhi Prayitno conferma la gravità della situazione: bambini (almeno 41) e studenti delle superiori (21 in tutto) non possono andare a scuola, gli insegnanti non riescono a raggiungere il villaggio, le attività economiche per la comunità sono pressoché azzerate a causa dell'isolamento. Karito, la sezione caritas della diocesi di Purwokerto, ha promosso diversi progetti umanitari a Wadas Gumantung, per far fronte ai bisogni di una comunità che non vive solo un problema di isolamento geografico. In passato, infatti, ai tempi del regime del presidente Suharto, essi venivano trattati alla stregua di "prigionieri politici", perché sospettati di simpatie comuniste. 

Thomas Hartoyo, leader locale, riferisce che riso e scorte di cibo "stanno finendo rapidamente" e i rifornimenti giungono a rilento. Da qui l'intervento dei membri della Caritas, con l'obiettivo di riallacciare i legami fra la comunità locale e il resto del mondo. 

In Indonesia, nazione musulmana più popolosa al mondo, i cattolici sono una piccola minoranza composta da circa sette milioni di persone, pari al 3% circa della popolazione. Nella sola arcidiocesi di Jakarta, i fedeli raggiungono il 3,6% del totale degli abitanti. La Costituzione sancisce la libertà religiosa, tuttavia la comunità è vittima di episodi di violenze e abusi, soprattutto nelle aree in cui è più radicata la visione estremista dell'islam, come ad Aceh. Essi sono una parte attiva nella società e contribuiscono allo sviluppo della nazione o all'opera di aiuti durante le emergenze, come avvenuto in occasione della devastante alluvione dello scorso anno.  

 

 

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