Allarme rosso a Sumatra per l’eruzione improvvisa del vulcano Sinabung
di Mathias Hariyadi
L’ultima eruzione era stata nel 1600. Nuvole di cenere coprono la provincia con problemi alla respirazione e agli occhi. Difficoltà per i voli, prima dell’esodo da Jakarta di milioni di persone che vanno nei loro villaggi a celebrare la fine del Ramadan.
Jakarta (AsiaNews) – Almeno 12 mila persone sono fuggite dalle loro case prima dell’alba, per l’eruzione del vulcano sul monte Sinabung, nella provincia di North Sumatra. Il vulcano era “dormiente” dal 1600.
Una spessa nube di cenere e nebbia copre il cielo della città di Medan, la capitale della provincia.
L’enorme eruzione è avvenuta quindici minuti dopo la mezzanotte (ora locale) e ha lasciato nello shock la popolazione: da tempo geologi e metereologi assicuravano che il vulcano non presentava grossi rischi. Ora invece le autorità hanno lanciato l’allarme rosso.
Il monte Sinabung è alto 2400 metri ed ha eruttato nel 1600. Da allora è considerato “dormiente”. Mentre l’evacuazione è in atto, il problema più importante è la nuvola di cenere che copre le grandi città della provincia e che possono causare problemi alla respirazione e agli occhi. Secondo alcuni responsabili locali, per il pomeriggio si attende anche una “pioggia di cenere” che potrebbe creare problemi ai voli nella zona e nella capitale.
L’eruzione rischia di essere un serio ostacolo per i milioni di viaggiatori che in questi giorni, da Jakarta, si recheranno nei loro villaggi natali per celebrare la conclusione del Ramadan (Idul Fitri), previsto per il 9 settembre.
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