Allarme morbillo in Filippine: almeno 22 morti ed epidemia a Manila, Luzon e Visayas
Nel solo mese di gennaio, confermati 1.813 casi di contagio. Calabarzon la regione più colpita con 575 casi di morbillo, compresi nove decessi. La mancanza di vaccinazioni è la causa principale dell’epidemia: 2,4 milioni i bambini i bambini non coperti.
Manila (AsiaNews/Agenzie) – Il Dipartimento filippino della Salute (Doh) annuncia che un'epidemia di morbillo, originatasi nell'area metropolitana di Manila e diffusasi in altre regioni del Paese, ha già causato almeno 22 morti nel solo mese scorso. La maggior parte delle vittime sono bambini ed è previsto che il bilancio si aggravi. Le autorità sanitarie mostrano che i casi di contagio sono passati da 791 nel 2017 a 5.120 l'anno scorso. Vi sono stati 1.813 casi confermati nel solo mese di gennaio. Le statistiche più recenti disponibili mostrano che il morbillo ha ucciso 30 persone nei primi otto mesi dello scorso anno e cinque in tutto il 2017.
Il Doh ha dichiarato ieri di aver registrato 441 casi di morbillo nell'area metropolitana di Manila a partire dal 26 gennaio, rispetto ai 36 casi del 2018. Francisco Duque III, segretario della Sanità, afferma oggi che l'epidemia si è diffusa anche a Luzon (centrale e meridionale) e nelle Visayas (centrali e occidentali). Calabarzon – nome collettivo per le province di Cavite, Laguna, Batangas, Rizal e Quezon – è la regione più colpita con 575 casi di morbillo, compresi nove decessi. A Metro Manila, nel frattempo, le vittime sono cinque. A Luzon, i casi sono 192 e i morti quattro.
“Queste regioni – dichiara Duque – devono migliorare le misure contro il morbillo e vaccinare tutti i bambini, per arrestarne l’ulteriore diffusione”. Per Eric Domingo, sottosegretario del Doh, la mancanza di vaccinazioni è la causa principale dell’epidemia: 2,4 milioni di bambini non hanno ricevuto i loro vaccini.
Il Doh riferisce che “la bassa copertura vaccinale è dovuta allo spavento per il farmaco Dengvaxia”. Nel 2017, l’azienda farmaceutica francese Sanofi Pasteur ha rivelato che il vaccino, prodotto contro la dengue, presentava dei rischi per le persone che non erano state infettate prima dell'immunizzazione. Ciò ha indotto il Doh a sospendere il suo programma di immunizzazione, che è stato lanciato dall'allora presidente Benigno Aquino III.
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