26/06/2015, 00.00
RUSSIA
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Allarme a Mosca: i miliziani russi dello Stato islamico stanno tornando a casa

L’avvertimento è arrivato dal Consiglio di sicurezza della Federazione: si fingono turisti che hanno smarrito i documenti. Intanto, l’Emirato del Caucaso giura fedeltà all’Isis e “scarica” al Qaeda.

Mosca (AsiaNews/Agenzie) – I miliziani russi che si sono uniti allo Stato islamico stanno tornando a casa. È l’avvertimento – definito “una minaccia incombente” – lanciato dal Consiglio di sicurezza della Federazione russa. Secondo le informazioni in possesso delle autorità, i terroristi entrano in Russia dalla Turchia, fingendosi turisti che hanno smarrito i passaporti.

Il quotidiano Rossiskaya Gazeta cita il vice segretario del Consiglio di sicurezza, Evgheni Lukianov, intervenuto alla conferenza internazionale sulla sicurezza a Ulan-Ude. A suo dire, i combattenti dello Stato islamico “stanno già tornando”: si rivolgono alle missioni diplomatiche russe per la richiesta di documenti che permettano loro di rientrare in patria.

Allo stesso tempo, è di questi giorni l’annuncio da parte del portavoce dello Stato islamico, Abu Mohammed al-Adnani, che “è stata accettata la fedeltà” dei miliziani dell’Isis nel Caucaso del nord. La regione russa a maggioranza musulmana è passata così allo status di ‘vilayat’ (provincia), con ‘governatore’ lo sceicco Abu Mohammad al-Qadari. Secondo l’intelligence russa, circa 2.000 tra russi e cittadini dei Paesi dell’ex Urss avrebbero combattuto nei ranghi del gruppo jihadista, in Siria e in Iraq.

"Noi proclamiamo la nostra fedeltà e obbedienza al Califfo", noto come Abu Bakr al-Baghdadi, ha annunciato in un video su Youtube l’Emirato del Caucaso, principale gruppo estremista nella zona, poi ripreso dal sito specialistico Caucasian Knot. “Noi possiamo testimoniare che tutti i combattenti del Caucaso, della Cecenia, del Daghestan, dell'Inguscezia e della Kabardino-Balkaria sono uniti in questa decisione e non hanno divergenze" dice il video girato in russo, con sottotitoli in arabo. Si tratta della prima volta che il Caucaso russo giura ufficialmente, compatto, il suo sostegno all’Isis.

Secondo gli analisti dell’Institute for the Study of War (ISW), l’Isis potrebbe ora iniziare una lotta con al Qaeda per l’influenza nella regione. “Non è chiaro se al Qaeda continui a cercare di rafforzare i suoi legami con l’Emirato del Caucaso alla luce delle recenti dichiarazioni dello Stato islamico o se l’organizzazione si stia concentrando sulle altre regioni, come Siria e Yemen”, spiegano gli esperti.

Sia lo Stato islamico che l’Emirato del Caucaso sono ritenuti gruppi terroristici in Russia, come anche negli Usa e diversi altri Paesi. Di recente, le autorità russe avevano alzato il livello di allarme anche per il fenomeno di reclutamento di studenti russi nelle università del Paese  hanno lanciato un appello a “rafforzare la collaborazione” internazionale per la lotta ai reclutatoti delle organizzazioni estremiste. (M.A.) 

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