Alla Duma il disegno di legge contro la blasfemia: l'appoggio del Patriarca, le speranze dei musulmani
Mosca (AsiaNews) - Da tempo annunciato sulla stampa, ieri è stato presentato alla Duma un disegno di legge che aumenta le sanzioni amministrative e le pene per "offese al credo e al sentimento religioso". La proposta ha trovato il consenso del Patriarcato russo-ortodosso e anche dei musulmani, seconda comunità religiosa della Federazione.
Secondo il testo - che ha l'appoggio di tutti e quattro i partiti alla camera bassa del parlamento - per "insulti pubblici alla fede e umiliazioni durante i servizi liturgici" sono previste multe fino a 300mila rubli (10mila dollari), lavoro sociale fino a 200 ore o reclusione per tre anni. Per la profanazione e la distruzione di oggetti religiosi, in luoghi di culto e nei pellegrinaggi, le multe vano da 100 a 500mila rubli, lavoro obbligatorio fino a 400 ore o fino a cinque anni di detenzione.
L'iniziativa legislativa arriva sulla scia delle polemiche sollevate dal caso Pussy Riot, le tre ragazze della band punk femminista russa, condannate a due anni di detenzione per una performance, a febbraio, nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. L'accusa, durante il processo, ha fatto leva proprio sulla presunta offesa al sentimento dei fedeli ortodossi commessa dalle Pussy. Ma la questione non è solo legata alla Chiesa. Anche all'interno della comunità musulmana (18% della popolazione), dopo la diffusione del film anti-islam che ha scatenato proteste violente in oltre 20 Paesi, corrono tensioni. Le autorità giudiziarie russe stanno cercando di vietare l'accesso a Youtube, dove è visibile la clip di 14 minuti. Intanto gli internet provider di alcune regioni come Volgograd, Omsk hanno agito in via preventiva bloccando il sito che ospita il controverso video.
Stando a un sondaggio dell'istituto statale Vtsiom, l'82% dei russi è a favore a un inasprimento delle pene contro la blasfemia soprattutto dopo il susseguirsi di atta vandalici contro simboli religiosi: dall'imbrattamento di icone, fino a croci divelte e spezzate in diverse zone del Paese. "Questo ampio consenso nella società - ha dichiarato il capo del Dipartimento sinodale per i rapporti tra Stato e società, l'arciprete Vsevolod Chaplin - è chiaro segno che in molti stessero aspettando tale iniziativa".
La bozza di legge ha trovato il consenso anche dei leader musulmani, che sperano possa essere utilizzata "contro chi tenta di fomentare l'odio etnico e interreligioso". Il mufti di Mosca e della Russia centrale Albir Krganov, ha auspicato che la legge tuteli il diritto di "ogni comunità delle religioni tradizionali" a costruire propri luoghi di culto. La questione è piuttosto delicata, ha ricordato lui stesso, con diverse regioni a maggioranza musulmana dove si cerca di impedire la costruzione di nuove chiese e Mosca, dove si protesta contro l'edificazione di nuove moschee.