27/09/2012, 00.00
RUSSIA
Invia ad un amico

Alla Duma il disegno di legge contro la blasfemia: l'appoggio del Patriarca, le speranze dei musulmani

di Nina Achmatova
Il testo prevede fino a cinque anni di carcere per profanazione e distruzione di simboli religiosi. Per la Chiesa ortodossa, la società aspettava da tempo l'iniziativa, mentre i musulmani auspicano che si tuteli il loro diritto a costruire moschee.

Mosca (AsiaNews) - Da tempo annunciato sulla stampa, ieri è stato presentato alla Duma un disegno di legge che aumenta le sanzioni amministrative e le pene per "offese al credo e al sentimento religioso". La proposta ha trovato il consenso del Patriarcato russo-ortodosso e anche dei musulmani, seconda comunità religiosa della Federazione.

Secondo il testo - che ha l'appoggio di tutti e quattro i partiti alla camera bassa del parlamento - per "insulti pubblici alla fede e umiliazioni durante i servizi liturgici" sono previste multe fino a 300mila rubli (10mila dollari), lavoro sociale fino a 200 ore o reclusione per tre anni.  Per la profanazione e la distruzione di oggetti religiosi, in luoghi di culto e nei pellegrinaggi, le multe vano da 100 a 500mila rubli, lavoro obbligatorio fino a 400 ore o fino a cinque anni di detenzione.

L'iniziativa legislativa arriva sulla scia delle polemiche sollevate dal caso Pussy Riot, le tre ragazze della band punk femminista russa, condannate a due anni di detenzione per  una performance, a febbraio, nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. L'accusa, durante il processo, ha fatto leva proprio sulla presunta offesa al sentimento dei fedeli ortodossi commessa dalle Pussy. Ma la questione non è solo legata alla Chiesa. Anche all'interno della comunità musulmana (18% della popolazione), dopo la diffusione del film anti-islam che ha scatenato proteste violente in oltre 20 Paesi, corrono tensioni. Le autorità giudiziarie russe stanno cercando di vietare l'accesso a Youtube, dove è visibile la clip di 14 minuti. Intanto gli internet provider di alcune regioni come Volgograd, Omsk hanno agito in via preventiva bloccando il sito che ospita il controverso video.

Stando a un sondaggio dell'istituto statale Vtsiom, l'82% dei russi è a favore a un inasprimento delle pene contro la blasfemia soprattutto dopo il susseguirsi di atta vandalici contro simboli religiosi: dall'imbrattamento di icone, fino a croci divelte e spezzate in diverse zone del Paese. "Questo ampio consenso nella società - ha dichiarato il capo del Dipartimento sinodale per i rapporti tra Stato e società, l'arciprete Vsevolod Chaplin - è chiaro segno che in molti stessero aspettando tale iniziativa".

La  bozza di legge ha trovato il consenso anche dei leader musulmani, che sperano possa essere utilizzata "contro chi tenta di fomentare l'odio etnico e interreligioso". Il mufti di Mosca e della Russia centrale Albir Krganov, ha auspicato che la legge tuteli il diritto di "ogni comunità delle religioni tradizionali" a costruire propri luoghi di culto. La questione è piuttosto delicata, ha ricordato lui stesso, con diverse regioni a maggioranza musulmana dove si cerca di impedire la costruzione di nuove chiese e Mosca, dove si protesta contro l'edificazione di nuove moschee.

 

 

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Croci divelte in Russia e slogan pro Pussy Riot su una chiesa in Georgia
17/09/2012
Intolleranza: quattro croci divelte con motosega in due regione russe
27/08/2012
Il Patriarca Kirill “silenzia” le voci critiche all’interno della Chiesa russa
25/01/2013
Tribunale moscovita mette al bando video online delle Pussy Riot
29/11/2012
Le Pussy Riot si dividono, ma giurano che la protesta andrà avanti
11/10/2012


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”